Uk, Boris Johnson dovrà affrontare un voto di sfiducia: il Partygate potrebbe costare caro a BoJo
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Uk, Boris Johnson dovrà affrontare un voto di sfiducia: il Partygate potrebbe costare caro a BoJo

Decine di legislatori conservatori hanno espresso preoccupazione per il fatto che Johnson, 57 anni, abbia perso la sua autorità per governare la Gran Bretagna in un momento particolarmente difficile.

Uk, Boris Johnson dovrà affrontare un voto di sfiducia: il Partygate potrebbe costare caro a BoJo
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6 Giugno 2022 - 11.49


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Boris Johnson subirà un voto di sfiducia nelle prossime ore. Superata quota 54 deputati, che equivale al 15% dei conservatori, che hanno chiesto il voto alla Camera dei comuni. Si voterà tra le 18 e le 20, ora di Londra. Lo ha annunciato il deputato Sir Graham Brady, presidente del Comitato dei parlamentari conservatori, spiegando che “i voti verranno conteggiati subito dopo”. 

La causa principale della rivolta contro Johnson è il Partygate. La pubblicazione dell’indagine della funzionaria Sue Gray sulle feste a Downing Street in epoca di lockdown sembrava aver chiuso questa vicenda. Dopo tutto, il premier era stato multato dalla polizia solamente per una violazione minore delle regole – si trattava di una piccola festa di compleanno a Downing Street assieme ad alcuni collaboratori nel mezzo della giornata lavorativa – mentre le tante foto pubblicate nel rapporto sono state incriminanti ma non al punto da indurlo alle dimissioni. Ciò che ha davvero preoccupato i deputati Tory, e reso la posizione del premier più fragile, è stato il crollo del Partito Conservatore nei sondaggi. 

Decine di legislatori conservatori hanno espresso preoccupazione per il fatto che Johnson, 57 anni, abbia perso la sua autorità per governare la Gran Bretagna in un momento particolarmente difficile, tra rischio di recessione, aumento dei prezzi del carburante e dei generi alimentari e caos dei viaggi nella capitale a causa degli scioperi.

Il deputato del Partito conservatore britannico Jesse Norman, in precedenza fedele al primo ministro Johnson, ha dichiarato questa mattina che si sarebbe unito alle richieste di voto di sfiducia. “Sono sempre stato profondamente impegnato nel servizio pubblico”, ha detto Norman, un ex sottosegretario alle Finanze, in una lettera a Johnson che ha pubblicato su Twitter. “Ma gli eventi recenti sono serviti a chiarire la posizione in cui si trova questo Paese sotto la tua guida, senza alcun dubbio; e temo di non vedere alcuna circostanza in cui potrei servire in un governo guidato da te.”

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