Il Cremlino bandisce Boris Johnson e i suoi ministri: non potranno entrare in Russia
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Il Cremlino bandisce Boris Johnson e i suoi ministri: non potranno entrare in Russia

Una lista di 13 membri del Parlamento inglese è stata stilata dal Cremlino, con l'indicazione di divieto di ingresso nel paese. "Risposta alle azioni ostili senza precedenti"

Il Cremlino bandisce Boris Johnson e i suoi ministri: non potranno entrare in Russia
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16 Aprile 2022 - 12.55


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Lo scontro tra Russia e Regno Unito si è inasprito, toccando un livello di tensione finora mai raggiunto. In risposta alle “azioni ostili e senza precedenza del governo britannico”, il Cremlino ha vietato l’ingresso sul suo territorio di membri chiave del governo, tra cui il primo ministro Boris Johnson.
Lo rende noto il ministero degli Esteri russo citato da Tass. 

“Questo passo è stato compiuto in risposta alla sfrenata campagna informativa e politica di Londra volta a isolare la Russia a livello internazionale, creare le condizioni per contenere il nostro Paese e strangolare l’economia interna», ha affermato il ministero, nel prossimo futuro, la Russia amplierà nuovamente l’elenco con politici e parlamentari britannici che “contribuiscono a fomentare l’isteria anti russa”.

Oltre a Johnson, il ministero degli Esteri russo ha vietato l’ingresso nel Paese anche alla ministra degli Esteri Liz Truss, al ministro della Difesa Ben Wallace e ad altri 10 membri del governo.

Di seguito gli altri ministri banditi dalla Russia.

Dominic Raab, vice premier
Grant Shapps, ministro dei Trasporti
Priti Patel, ministro dell’Interno
Rishi Sunak cancelliere dello Scacchiere
Kwasi Kwarteng, ministro dell’Energia
Nadine Dorries, ministro della Cultura e del digitale
James Heappey, sottosegretario per le Forze armate
Nicola Sturgeon, premier scozzese
Suella Braverman, procuratore generale
Theresa May, ex premier

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