Moldavia: "La Nato ci protegga da una possibile invasione dei russi"
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Moldavia: "La Nato ci protegga da una possibile invasione dei russi"

In Moldavia paura perché un video di Lukashenko, in cui parla ai generali bielorussi, lascerebbe intendere che dopo l'Ucraina sarà invasa la Moldavia

Moldavia: "La Nato ci protegga da una possibile invasione dei russi"
Chisinau
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2 Marzo 2022 - 15.46


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Sento che i russi verranno qui molto presto, quando avranno finito in Ucraina. Dobbiamo essere pronti. All’Europa chiediamo armi e non solo aiuti, ma soprattutto abbiamo bisogno della Nato che ci protegga“. Queste le parole di Nesu attivista romeno che da quando è cominciata l’invasione russa dell’Ucraina lavora come volontario nel centro accoglienza per rifugiati Expo a Chisinau, in Moldavia.

“In centinaia di anni la Russia ha distrutto l’Ucraina. I nostri nonni hanno combattuto per centinaia di anni contro i russi ed ora, quando avranno finito in Ucraina verranno qui”, sostiene convinto Nesu. “Al momento – racconta il volontario – nel centro rifugiati Expo ci sono un migliaio di persone scappate dalla guerra in Ucraina. Ma in realtà sono tre i punti di accoglienza già allestiti al confine tra Moldavia e Ucraina”. A finanziare questa operazione di assistenza non è solo il governo della Moldavia ma anche i privati cittadini che offrono donazioni, in particolare cibo e vestiti che poi vengono smistati nei depositi ed infine distribuiti ai rifugiati dai volontari come Nesu che lavorano senza sosta dormendo una manciata di ore a notte. Dopo aver ricevuto una prima assistenza molti degli sfollati, ci spiega ancora Nesu, trovano ospitalità nelle case messe a disposizione nelle città e nei villaggi della Moldavia.

Nastia è un’altra giovane volontaria ucraina che racconta la sua storia: “Sono arrivata a Chisinau con la mia famiglia da Odessa domenica mattina dopo 22 ore di attesa al confine. Qui in Moldavia abbiamo dove un posto dove vivere per questo sono venuta al centro per aiutare i miei connazionali che non hanno una casa dove stare e hanno dovuto lasciare le loro famiglie”.

Intanto, c’è allarme in Moldavia, scatenato da un video relativo ad un incontro tra il presidente bielorusso Lukashenko, i suoi generali e i membri del governo, in merito all’invasione dell’Ucraina. Alcuni media hanno affermato che proprio questo Paese potrebbe essere il prossimo obiettivo delle truppe di Mosca. Nelle riprese, diffuse dal servizio stampa dello stesso Lukashenko attraverso Telegram, si vede il presidente mostrare una mappa dell’Ucraina divisa in quattro settori per spiegare il ruolo svolto finora da Minsk nel conflitto. Nella stessa mappa, secondo l’interpretazione del giornalista bielorusso Tadeusz Gizcan, che ha condiviso il video su Twitter, si mostrerebbero truppe russe che si muovono verso la Moldavia. Si tratterebbe quindi, secondo Gizan, “di una vera mappa per l’invasione”, che potrebbe avvenire una volta annessa l’Ucraina.

In particolare, il timore è che il presidente russo Vladimir Putin possa pensare di annettere la autoproclamata Repubblica della Transnistria, ufficialmente sotto il controllo della Moldavia ma di fatto indipendente fin dal 1990, sebbene non sia riconosciuta da nessun Paese membro dell’Onu. Nel 2014, in seguito all’annessione della Crimea alla Russia, anche la Transnistria ha chiesto l’integrazione nel territorio russo.

Durante il briefing, Lukashenko non fa alcun cenno ad eventuali piani per un attacco di Mosca alla Moldavia, limitandosi a spiegare il ruolo svolo dalla Bielorussia nelle prime ore dell’attacco russo all’Ucraina, nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi. Il presidente sottolinea in particolare che alcuni missili russi sono stati lanciati dal territorio bielorusso verso l’Ucraina, dopo che le forze armate di Minsk avevano segnalato agli alleati di Mosca l’avvicinamento di sistemi missilistici ucraini verso il confine.

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