Dmitry Medvedev, ex presidente ed ex premier russo, attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza del Paese, ha lanciato l’ipotesi che il suo Paese possa nazionalizzare la proprietà di persone registrate negli Stati Uniti, nell’Ue e in altre giurisdizioni, tra cui i Paesi del mondo anglosassone, in risposta alle nuove sanzioni anti-russe. Lo riporta la Tass.
Medvedev ha sottolineato che la Russia è minacciata dal congelamento dei beni di cittadini russi e società all’estero e “questo deve essere affrontato in modo abbastanza simmetrico”.
La pena di morte
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha affermato oggi che la sospensione dell’appartenenza del suo Paese al Consiglio d’Europa potrebbe essere un motivo per cui la Russia potrebbe considerare di ripristinare la pena di morte per i criminali più pericolosi.
“Questa è anche una buona opportunità per ripristinare diverse pratiche importanti per prevenire gravi crimini nel Paese. Come la pena di morte per i criminali più pericolosi, che, tra l’altro, è molto in uso negli Stati Uniti e in Cina“, ha scritto Medvedev, citato dalla Ria Novosti.