Usa, la pillola abortiva arriva per posta: ora potranno abortire anche le donne degli Stati che lo vietano
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Usa, la pillola abortiva arriva per posta: ora potranno abortire anche le donne degli Stati che lo vietano

La decisione della Food and Drug Administration, l’agenzia federale, permetterà di ricevere il farmaco direttamente per posta, invece di doversi presentare di persona in farmacia, mostrando la richiesta del medico.

Usa, la pillola abortiva arriva per posta: ora potranno abortire anche le donne degli Stati che lo vietano
Pillola abortiva
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17 Dicembre 2021 - 09.36


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Negli Stati Uniti d’America la pillola abortiva arriverà tramite posta: il governo americano ha tolto, in maniera permanente, le restrizioni per accedervi. La decisione della Food and Drug Administration, l’agenzia federale, permetterà di ricevere il farmaco direttamente per posta, invece di doversi presentare di persona in farmacia, mostrando la richiesta del medico.

E la stessa richiesta potrà essere spedita a casa dopo un consulto in video chat, senza presentarsi nello studio medico o in ospedale.

Il provvedimento è destinato a scatenare polemiche, perché arriva nel momento in cui la Corte Suprema dovrà decidere se annullare una delle sentenze più importanti della storia americana, la Roe v. Wade del ’73, da cui è nato il diritto all’aborto a livello nazionale.

Con la decisione della Fda, il ricorso alla pillola diventerà sempre più accessibile per quelle donne che non potranno affrontare un viaggio, come nel caso del Texas dove è vietata l’interruzione di gravidanza dopo le prime sei settimane, per andare in un altro Stato e sottoporsi a intervento, oppure anche solo per farsi visitare.

In Texas, da settembre, i medici abortisti possono essere incriminati. In alcuni Stati la ‘tele-visita’ è vietata. Con la decisione dell’amministrazione federale le donne potranno avere un appuntamento in remoto con il medico, il quale potrà prescrivere la pillola abortiva mandando poi la ricetta direttamente a casa per posta.

Questa opzione acuirà le divisioni nel Paese, sempre più polarizzato. Sono attese decine di ricorsi in tribunale. In diciannove Stati, soprattutto nel Sud e nel Midwest, le visite in remoto, attraverso il video-collegamento, sono vietate.

I gruppi abortisti, secondo le previsioni, si batteranno per rendere sempre più facile l’accesso alla pillola. Ma allo stesso tempo è probabile che, per contrastare la decisione dell’amministrazione Biden, vengano approvate negli stati conservatori leggi ancora più restrittive.

Lo scontro tra il presidente Joe Biden e gli Stati conservatori adesso si sposterà sulla pillola, il cui uso – secondo i dati dei Centri federali sanitari, i Cdc – è in forte aumento. Il 54 per cento degli aborti entro le prime dieci settimane è avvenuto attraverso il ricorso ai farmaci.

Stati a tradizione liberal come California e New York, che hanno da tempo rinforzato l’accesso all’aborto, probabilmente approveranno provvedimenti per facilitare l’arrivo della pillola via posta.

Gruppi antiabortisti hanno già attaccato la Casa Bianca, accusandola di voler favorire il ricorso all’aborto a casa, “senza un controllo diretto del medico”.

La Food and Drug Administration ha difeso la propria decisione, spiegando di esserci arrivata al termine di una analisi dei “dati scientifici, la letteratura medica e le informazioni fornite da gruppi di sostegno” a favore e contro l’aborto.

L’agenzia federale ha inoltre spiegato che le farmacie potranno cominciare a distribuire la pillola Ru-486, il cui uso è stato legalizzato dal 2000, non appena riceveranno la prescrizione da un medico certificato. Nella prossime settimane dovrebbero arrivare altri dettagli per capire come il sistema funzionerà.

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