La strage continua e non c’è pace e tregua per i disperati che si sono trovati senza aiuto al gelo bloccati senza poter andare né avanti e né indietro. Da una parte un tiranno come Lukashenko che ha usato i migranti per fare pressione sulla Ue e dall’altra la Polonia xenofoba in mano all’estrema destra.
I militari polacchi hanno rinvenuto nella regione di confine con la Bielorussia, dove le temperature sono scese sotto lo zero, il corpo senza vita di un altro migrante.
L’uomo, il cui cadavere è stato ritrovato in un bosco nei pressi di Olchowka, a circa 9 chilometri dal confine, secondo quanto riferito da un portavoce della polizia all’agenzia Pap aveva con sé uno zaino e un passaporto nigeriano.
Numerosi migranti sono morti nelle ultime settimane nell’area di frontiera tra Bielorussia e Polonia, mentre tentavano di attraversare il confine con l’Unione europea.
Bruxelles accusa il presidente bielorusso Alexander Lukashenko di avere orchestrato la crisi per destabilizzare la Ue, come rappresaglia per le sanzioni imposte a Minsk.