La Gran Bretagna accelera sulle terze dosi del vaccino anti-Covid: richiamo dopo 5 mesi
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La Gran Bretagna accelera sulle terze dosi del vaccino anti-Covid: richiamo dopo 5 mesi

Lo ha deciso il governo britannico in seguito al recente aumento di contagi e alla conseguente necessità di accelerare i tempi delle vaccinazioni.

Covid in Gb
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6 Novembre 2021 - 18.31


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Tutti i paesi europei stanno adottando misure in senso restrittivo per l’arrivo della quarta ondata.
La Gran Bretagna accelera sulle terze dosi del vaccino anti-Covid. I booster, infatti, saranno disponibili per chi ne ha diritto un mese prima del previsto. Lo ha deciso il governo britannico in seguito al recente aumento di contagi e alla conseguente necessità di accelerare i tempi delle vaccinazioni. L’invito è a prenotare la terza dose cinque mesi dopo aver ricevuto la seconda, in anticipo rispetto ai sei mesi inizialmente previsti.
Proprio grazie all’accelerazione delle terze dosi del vaccino, in Inghilterra è tornato a scendere l’indice di contagio Rt da Covid, dove si è passato da una forchetta tra l’1 e l’1,3 a una tra lo 0,9 e l’1,1, sotto la soglia d’allerta. Il booster è stato offerto a tutti gli over 50 e già somministrato a 9 milioni di persone. Da settimane in Gran Bretagna si segnalava una media quotidiana di circa 40mila nuovi casi al giorno.
In Francia mascherina per chi è in fila alle seggiovie
Indossare la mascherina sarà  obbligatorio per chi sale nelle telecabine e fa l a fila per prendere seggiovie o skilift nelle stazioni sciistiche francesi. Anche il Green pass diventerà  obbligatorio se il tasso di incidenza nazionale supererà i 200 casi per 100mila abitanti, annuncia il primo ministro Jean Castex. Secondo il protocollo, sarà inoltre imposto un distanziamento nelle file “con controlli aleatori” mentre una volta seduto sulla seggiovia lo sciatore potrà togliere la mascherina. Le nuove regole entreranno in vigore a inizio settimana, ha precisato il sottosegretario Jean-Baptiste Lemoyne. 
In Russia 41.335 casi in 24 ore, picco da inizio epidemia 
In Russia nelle ultime 24 ore sono stati registrati 41.335 nuovi casi di Covid, il numero più alto di casi accertati in un giorno dall’inizio dell’epidemia: lo riferisce l’agenzia di stampa Tass, citando i dati del centro operativo nazionale anticoronavirus. Secondo il centro, nel corso dell’ultima giornata 1.188 persone sono morte a causa della malattia. Nella giornata precedente erano stati registrati 40.735 nuovi casi di Covid e 1.192 decessi provocati dalla malattia. Stando ai dati ufficiali, dall’inizio dell’epidemia in Russia sono stati rilevati 8.755.930 casi di Covid-19.
Slovenia, in arrivo restrizioni e maggiori controlli – Le autorità in Slovenia hanno annunciato nella tarda serata di venerdì un inasprimento dei controlli e delle restrizioni pensati per il controllo dell’epidemia, ma non ci sarà un nuovo lockdown per frenare il crescente numero di infezioni. Il ministro della Sanità sloveno Janez Poklukar ha confermato che l’opzione di un lockdown è stata presa in considerazione dalle autorità. Tuttavia, si è optato per misure meno rigide.
Le misure 
Ecco le restrizioni in fase di introduzione, a partire da lunedì: l’obbligo del Green pass sarà “ampliato, gli orari di apertura di bar e ristoranti limitati, gli assembramenti vietati e saranno consentite solo le mascherine chirurgiche o FFP2”, ha riferito oggi l’agenzia di stampa slovena STA. Lubiana ha inoltre deciso che gli studenti verranno sottoposti più spesso a test, mentre i night club saranno momentaneamente chiusi. Inoltre, saranno vietati gli assembramenti, a eccezione degli eventi familiari. La Slovenia dovrà presto inviare i suoi pazienti Covid all’estero a causa delle limitate capacità ospedaliere, ha aggiunto Poklukar, citato sempre dall’agenzia di stampa slovena.
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