«Gli attacchi russi alla produzione e alla trasmissione di energia stanno avendo un effetto sproporzionato sui civili in Ucraina, con un impatto indiscriminato su funzioni critiche come l’assistenza sanitaria e il riscaldamento». Questi raid alle infrastrutture energetiche hanno come obiettivo quello «di colpire il morale dei civili». Lo sostiene l’intelligence britannica nel rapporto quotidiano pubblicato dal Ministero della Difesa di Londra.
«Dal 10 ottobre la Russia ha attaccato l’Ucraina con una campagna di raid contro le infrastrutture elettriche» e dal 31 ottobre sono stati colpiti «per la prima volta gli impianti delle dighe idroelettriche», provocando «danni diffusi alle stazioni di trasmissione e alle centrali elettriche», si legge nel rapporto. «I blackout programmati e d’emergenza sono diventati una routine in alcune parti dell’Ucraina, con un notevole impatto a Kiev», spiegano gli 007. «Il continuo deterioramento delle reti a causa degli attacchi russi avrà conseguenze sui sistemi idrici e di riscaldamento, che saranno avvertiti in modo più significativo dalla popolazione civile durante l’inverno».