La Lazio contro la Francia: vietano la trasferta con un'offesa gratuita all'intera tifoseria
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La Lazio contro la Francia: vietano la trasferta con un'offesa gratuita all'intera tifoseria

Il ministero dell'interno francese aveva vietato ai supporter biancocelesti di andare a Marsiglia parlando di tifoseria violenta e fascista

Tare e Lotito
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1 Novembre 2021 - 18.36


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La Lazio è spiazzata dalla mossa presa unilateralmente dal governo francese circa l’ingresso della tifoseria biancoceleste a Marsiglia.
La decisione del Ministero dell’Interno francese di vietare in via precauzionale la trasferta nella città di Marsiglia ai tifosi della Lazio non sorprende ed è in linea con quanto già deciso dalle Autorità italiane nella partita d’andata.
A stupire sono piuttosto le modalità di applicazione dell’ordinanza su scala nazionale e le sue ingiustificabili motivazioni: la Lazio non può accettare un’offesa gratuita a tutta la tifoseria biancoceleste ed alla Società stessa, che ha sempre combattuto con azioni concrete i comportamenti violenti ed ogni tipo di discriminazione, dentro e fuori gli stadi”. È questa la replica della Lazio alla decisione della Francia di introdurre divieti agli spostamenti per i tifosi italiani in vista del match di Europa League tra i biancocelesti e il Marsiglia, ospitato il prossimo giovedì al Velodrome.
La Società Sportiva Lazio “ha sempre posto in essere iniziative tese a promuovere i principi valoriali dello sport ed il superamento di tutti gli steccati di carattere sociale, culturale, economico, etnico e religioso come è stato ampiamente riconosciuto anche ai massimi livelli istituzionali.
Abbiamo visto peraltro che la violenza negli stadi è un fenomeno purtroppo ancora diffuso e preoccupante, a partire da quanto è accaduto recentemente proprio al Velodrome di Marsiglia.
Ci attendiamo quindi un chiarimento da parte delle istituzioni francesi ed una presa di posizione netta della nostra diplomazia verso espressioni di qualunquismo- conclude la nota- che dovrebbero indignare tutti gli italiani, a prescindere dall’essere tifosi o meno e dai colori delle proprie bandiere”.

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