Diede un calcio a un poliziotto nel 2014: un deputato di Podemos dovrà lasciare il seggio dopo le condanna
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Diede un calcio a un poliziotto nel 2014: un deputato di Podemos dovrà lasciare il seggio dopo le condanna

Polemica in Spagna: il deputato era stato condannato a 540 euro di multa nel frattempo pagata. La Camera non voleva espellerlo ma la Corte suprema ha detto che il parlamentare deve lasciare

Il  deputato del partito Podemos Alberto Rodriguez
Il deputato del partito Podemos Alberto Rodriguez
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22 Ottobre 2021 - 19.32


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Una vicenda di molti anni orsono che è arrivata a conclusione otto anni dopo.

La presidente della Camera dei deputati spagnola, Meritxell Batet, ha comunicato al deputato del partito Podemos Alberto Rodriguez che dovrà lasciare il proprio seggio, in seguito a una condanna inflittagli dalla Corte Suprema per aver dato un calcio a un poliziotto nel 2014, durante una manifestazione a Tenerife.
La decisione, riportata dai principali media iberici, è stata comunicata da Batet dopo che per giorni ci sono stati dubbi su quale potessero essere le conseguenze della condanna inflitta a Rodriguez, che prevedeva 45 giorni di carcere sostituibili con una multa di 540 euro, già pagata dall’ormai ex deputato.
Inizialmente, l’organo di gestione della Camera aveva stabilito che Rodriguez poteva mantenere il seggio, ma poi la decisione è cambiata dopo che la presidente Batet ha consultato al riguardo la Corte Suprema.
In una risposta resa pubblica oggi, il magistrato Manuel Marchena ha affermato che “l’inabilitazione speciale dall’esercizio del suffragio passivo” previsto dalla sentenza è rimasta vigente anche se la condanna al carcere è stata commutata in sanzione.
Rodriguez ha sempre sostenuto di essere innocente.
“E’ stato condannato nonostante ci siano prove che dimostrano il contrario. L’obiettivo era togliergli il seggio”, ha twittato la segretaria generale di Podemos, Ione Belarra.

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Il partito fa parte della coalizione di governo. La Corte Suprema ha esercitato pressioni sulla presidenza della Camera per ritirarglielo, anche se entrambi sanno che non è questo ciò che dice la sentenza”, ha aggiunto Belarra, che poi ha concluso cosi’ il suo messaggio: “Prevaricazione”.

Dopo la notifica della sentenza di condanna, Rodriguez aveva detto di voler presentare ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. 

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