Se non sembrava abbastanza grave quello che Trump ha provocato quel 6 gennaio da segnare sui calendari per la rivolta a un risultato democratico, ciò che l’amico della Meloni Steve Bannon vi si avvicina molto.
La Commissione parlamentare sui disordini del 6 gennaio a Capitol Hill ha minacciato di presentare accuse formali nei confronti dell’ex capo stratega di Donald Trump non collaborerà con l’inchiesta.
Dopo il rifiuto di Bannon di rispondere alle domande dei parlamentari, i leader della Commissione hanno dichiarato che “prenderanno rapidamente in considerazione” di avviare nei confronti dell’ex braccio destro di Trump un procedimento per vilipendio del Congresso.
La Commissione, oltre a Bannon, ha convocato altri tre esponenti della passata Amministrazione Trump: il capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows; il vice capo dello staff Dan Scavino; e Kash Patel, capo di gabinetto del Pentagono.
Meadows e Patel, secondo quanto riportano i media Usa, avrebbero già preso contatto con la Commissione, mentre non si hanno ancora dettagli sulla risposta di Scavino.
Ad informare la Commissione della mancata collaborazione di Bannon è stato il suo legale, Robert Costello.
L’avvocato in una lettera ha spiegato che Bannon sta semplicemente rispettando le direttive emanate dall’ex presidente Trump, che ha ordinato agli ex membri del suo staff di non rispondere alle convocazioni, invocando l’immunità e astenendosi dal consegnare documenti riservati che potrebbero essere protetti dal privilegio presidenziale.
Un’impostazione che è stata rifiutata dalla Commissione.
Bannon lasciò la Casa Bianca nell’agosto del 2017 e non aveva alcun ruolo nell’Amministrazione quando avvennero i fatti del 6 gennaio.
Non è quindi chiaro quali documenti o fatti riservati Bannon possa rivelare alla Commissione, in relazione a fatti accaduti oltre tre anni dopo la sua uscita dalla Casa Bianca.
Ieri, l’Amministrazione Biden ha chiarito che non estenderà il privilegio presidenziale, che normalmente si applica ai presidenti in carica, all’ex presidente Trump, riguardo ai documenti finora richiesti dalla Commissione.
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