Ogni tanto anche i polacchi ne indovinano una: la Polonia ha fornito un visto diplomatico a Kristina Timanovskaya, la velocista bielorussa che si era rifiutata di rientrare forzatamente in patria dalle Olimpiadi giapponesi.
L’atleta è stata accolta nell’ambasciata polacca a Tokyo dopo aver trascorso la notte in albergo sotto la sorveglianza della polizia giapponese. Timanovskaya aveva detto di essere stata portata a forza in aeroporto per aver criticato gli allenatori ed ha detto di temere per la propria sicurezza. Oggi l’atleta ha detto alla Bbc che è in salvo, ma ha riferito che le è stato consigliare di non fornire ulteriori dettagli a questo stadio.
Secondo un gruppo politico bielorusso di opposizione il marito dell’atleta ha lasciato Kiev e dovrebbe raggiungerla in Polonia.
Un portavoce della Fondazione bielorussa per la solidarietà sportiva, che sostiene gli atleti critici nei confronti del Governo, ha detto che Timanovskaya teme per le ritorsioni che possono che il regime di Lukashenko può imporre ai suoi parenti rimasti in Bielorussia.
