Nel Regno Unito variante delta al 99%, in Italia ancora al 22%
Top

Nel Regno Unito variante delta al 99%, in Italia ancora al 22%

Fabio Ciciliano, componente del Comitato tecnico scientifico: "L'esperienza della scorsa estate deve farci riflettere. Ognuno di noi deve essere responsabile".

Variante Delta in Uk
Variante Delta in Uk
Preroll

globalist Modifica articolo

4 Luglio 2021 - 10.57


ATF

La variante Delta non ha attecchito nelle altre nazioni come nel Regno Unito, dove la cosiddetta “indiana” è ormai l’unica forma del virus.

Nelle altre nazioni, come la Spagna, la Delta si diffonde in modo non uniforme, in Italia cresce ogni settimana ma è poco oltre il 20%.

“In Gran Bretagna, l’ex variante indiana sostiene ormai il 99% delle positività con un importante incremento dei numeri che ieri ha fatto registrare quasi 28 mila nuovi casi. In Spagna la situazione è un po’ diversa. C’è una importante recrudescenza della circolazione virale, ma la diffusione della variante Delta si attesta intorno al 15% anche se con una distribuzione molto irregolare, con regioni quasi esenti accanto ad altre con una prevalenza sostenuta”.

Così Fabio Ciciliano, componente del Comitato tecnico scientifico, in un’intervista.

Ciciliano poi spiega: “In Italia, al momento, è ancora registrata una maggiore prevalenza della variante Alfa (inglese) anche se circa il 22,7% dei casi di positività al SARS-CoV-2 sono sostenuti dalla Delta che, a causa della sua più elevata trasmissibilità, si stima sostituisca nel giro di qualche settimana l’Alfa. Il dato positivo è che, anche grazie alle azioni messe in campo per il contenimento del contagio e alla massiccia campagna vaccinale nazionale, la circolazione virale è a oggi molto bassa, con un’incidenza settimanale inferiore a 10 casi per 100.000 abitanti”.

Leggi anche:  Londra, incriminato un ragazzo con l'accusa di aver pianificato 'attività ostili' in favore della Russia

Alla domanda se le parole lockdown e zone rosse siano archiviate, Ciciliano risponde: “Se i numeri, come non ci auguriamo, dovessero nuovamente salire in maniera preoccupante, potrebbero essere necessarie azioni localizzate di contenimento”.

Quali errori evitare? “L’esperienza della scorsa estate deve farci riflettere – ammonisce -. Ognuno di noi deve essere responsabile. Rispettare rigorosamente quelle tre semplici regole che ormai sono diventate un mantra: uso delle mascherine, frequente igiene delle mani, distanziamento fisico”.

Native

Articoli correlati