La sinistra dem incalza Biden: "Se ha a cuore i diritti umani fermi Israele"
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La sinistra dem incalza Biden: "Se ha a cuore i diritti umani fermi Israele"

Chris Van Hollen della commissione Esteri ha chiesto all'amministrazione condannare Israele insieme ad altri senatori della sinistra come Elizabeth Warren e Bernie Sanders.

Sanders e Elizabeth Warren
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14 Maggio 2021 - 14.36


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Troppo morbido con Israele. Di fronte allo scoppio del nuovo conflitto a Gaza, Joe Biden e la sua amministrazione hanno rinnovato l’inamovibile sostegno per Israele ed il suo “diritto all’autodifesa”, ma all’interno del partito democratico, in questi anni spostato sempre di più a sinistra, vi sono ormai diverse voci che criticano questa posizione, non solo da parte delle deputate della famosa “Squad” anti Trump, ma anche senatori dem che denunciano “gli sfratti delle famiglie palestinesi di Gerusalemme Est come una violazione del diritto internazionale”.
“Se l’amministrazione Biden mette lo stato di diritto ed i diritti umani al centro della sua politica estera, questo non è il momento per le dichiarazioni tiepide”, ha detto Chris Van Hollen, membro della commissione Esteri chiedendo all’amministrazione condannare il piano israeliano a Sheik Jarrah, insieme ad altri senatori della sinistra come Elizabeth Warren e Bernie Sanders, ex candidati presidenziali.
Warren ha definito questi sfratti come “orribili” ed ha detto che l’amministrazione Biden “dovrebbe dire chiaramente al governo israeliano che sono illegali e si devono fermare immediatamente”. 
Ancora più nette le critiche che arrivano dalle giovani deputate che sono state le protagoniste dell’opposizione di Trump al Congresso, tra le quali Rashida Tlaib, la prima deputata di origine palestinese, che ha detto che Israele sta “promuovendo razzismo e la disumanizzazione” in un “regime di apartheid”.
Ilhan Omar, la democratica di origine somala che lunedì ha detto che i raid aerei israeliani contro i civili a Gaza sono “atti di terrorismo”, ha attaccato la Casa Bianca per il fatto che nel comunicato dopo la telefonata tra Biden e Benjamin Netanyahu “non è stato fatto nessun accenno a Sheik Jarrah, ai raid di Al-Aqsa”.
“Nessun accenno ai bambini innocenti uccisi nei raid aerei, nessun accenno all’occupazione di milioni in una prigione a cielo aperto – prosegue il tweet – così non mettere diritti umani come priorità, vi mettete dalla parte dell’occupazione repressiva”.
La dichiarazione di Biden è stata condannata anche da Alexandria Ocasio-Cortez, che ha parlato di “parole nude che non riconoscono quello che ha provocato il ciclo di violenze, le espulsioni di palestinesi e gli attacchi a Al Aqsa, disumanizzano i palestinese e affermano implicitamente che gli Stati Uniti guarderanno d’altra parte di fronte alle violazioni dei diritti umani”.
Naturalmente all’interno delle delegazioni dem al Congresso si stanno alzando alte voci di difesa di Israele in risposta agli attacchi che arrivano dalla sinistra. “Israele è uno stato di diritto, ho fiducia nel suo sistema giudiziario così lasciamo che funzioni”, ha detto Ben Cardin, numero 2 dem nella commissione Esteri del Senato, ricordando che la Corte Suprema israeliana sta valutando la legalità degli sfratti e che Israele ha tutto il diritto di rispondere con la forza ai lanci di razzi.
A questo punto Van Hollen ha chiarito la sua dichiarazione affermando che “Israele ha il diritto di difendersi” dal lancio dei missili ma “allo stesso tempo l’amministrazione deve garantire il rispetto della legge internazionale” per quanto riguarda gli sfratti e le espulsioni.

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