I para-nazisti di Afd a congresso senza rispettare le norme anti-Covid
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I para-nazisti di Afd a congresso senza rispettare le norme anti-Covid

Il partito di estrema destra critica la politica dello stato d'emergenza attuato da Angela Merkel

Tra le polemiche il congresso di Afd
Tra le polemiche il congresso di Afd
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28 Novembre 2020 - 16.39


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Si sono riuniti oggi per un congresso circa 600 delegati del partito dell’estrema destra tedesca, AfD, schierandosi sempre più a favore delle proteste anti-lockdown.

Secondo le autorità tedesche potrebbe trasformarsi in un hotspot di contagi di coronavirus.

Il co-leader di Alternative for Germany Tino Chrupalla ha aperto l’evento denunciando la politica “dello stato d’emergenza” introdotta dalla cancelliera Angela Merkel per contrastare i contagi.

“Le vite sono state spezzate, c’è un’ondata di fallimenti, molte persone hanno perso il loro lavoro”, ha detto davanti a una grande sala allestita in un ex stabilimento nucleare a Kalkar.

Per ottenere l’autorizzazione a organizzare questa riunione, proprio quando il governo e i Laender hanno confermato le restrizioni fino alla fine dell’anno e sono vietate le riunioni superiori a due famiglie, l’AfD ha dovuto firmare un accordo per regole severissime tra cui distanziamento e mascherine obbligatorie.

Fuori dalla sala, che adesso è parte di un hotel, 500 persone hanno protestato contro la conferenza.
La sindaca di Kalkar Britta Schulz ha definito “irresponsabile” l’organizzazione dell’evento che potrebbe “diventare un hotspot” per il virus, scrive Afp.

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I Cristianodemocratici di Merkel hanno rinviato due volte il congresso per l’elezione del successore della cancelliera proprio per il timore di contagi. E i Verdi la scorsa settimana hanno organizzato la loro riunione online.

Cercando di allontare spettri di possibili rischi, il portavoce dell’Afp per le politiche sanitarie Detlev Spangenberg ha dichiarato che “il coronavirus è paragonabile a un’influenza in termini di decorso e di letalità. Quindi le misure rigide non sono proporzionali”.

In Germania si contano oltre un milione di infezioni e circa 16mila morti.

Dalla sua nascita l’Afd si è presentato come un partito anti-Ue, anti-immigrati e ora, a un anno dalle politiche, anti-lockdown.
Insomma, sempre contro le posizioni del governo, prima nella sua attitudine europeista, poi per l’accoglienza dei rifugiati e poi per la battaglia al coronavirus.

Il co-leader del partito Alexander Gauland ha recentemente accusato il governo di usare “la propaganda di guerra” per portare avanti la “dittatura del coronavirus”.

I politici del partito di estrema destra stanno cavalcando le proteste anti-restrizioni e nella manifestazione di Berlino, uno dei membri dell’AfD ha presentato un certificato medico falso che lo autorizzava a non indossare la mascherina.

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Il partito resta intorno al 10% nei sondaggi, rispetto al 15-16% della crisi migratoria che aveva portato per la prima volta alcuni deputati in Parlamento.

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