Donald Trump chiese al presidente cinese Xi Jinping di acquistare prodotti agricoli Usa per poter vincere il voto degli agricoltori statunitensi in vista delle elezioni. E’ una delle rivelazioni fatte dall’ex consigliere per la Sicurezza nazionale John Bolton, nel libro di memorie, del quale la Casa Bianca sta cercando di bloccare la pubblicazione. Secondo un’anticipazione pubblicata dal Wall Street Journal, il presidente Usa espresse a Xi “l’importanza degli agricoltori e dell’aumento degli acquisti cinesi di soia e grano nel risultato elettorale”, in quella che Bolton definisce “la confluenza nella mente di Trump dei suoi interessi politici e degli interessi nazionali Usa”.
In un’altra anticipazione pubblicata dal New York Times, Bolton sostiene nel suo libro ce vi sarebbero stati altri comportamenti impropri da parte di Trump, riguardanti la banca turca Halkbank, un caso attualmente aperto negli Usa, e l’azienda tecnologica cinese Zte. Secondo l’ex consigliere per la Sicurezza nazionale, Trump avrebbe adottato “l’ostruzione della giustizia come stile di vita”, mentre durante la procedura di impeachment per la questione ucraina si scagliava contro i democratici del Congresso che volevano fare luce sulla vicenda.
Altro episodio controverso raccontato da Bolton nel suo libro riguarda l’incoraggiamento che Trump avrebbe dato a Xi Jinping per la costruzione di campi di internamento in Cina per le minoranze musulmane. “Trump disse che Xi doveva procedere con la costruzione dei campi” e che era “esattamente la cosa giusta da fare”, scrive l’ex consigliere per la Sicurezza nazionale.
“E’ un bugiardo”, ha replicato Trump al Wall Street Journal, negando di aver dato a Xi il via libera per la costruzione dei campi per i musulmani. “Tutti alla Casa Bianca odiavano Bolton”, ha detto ancora il presidente citato dal Wsj. Nel frattempo, Bolton ha rilasciato un’intervista all’emittente Abc che dovrebbe essere trasmessa domenica. Secondo una breve anticipazione già diffusa, Bolton parla anche del rapporto tra Trump e Vladimir Putin e di come il presidente russo in diverse circostanze abbia beffato il presidente Usa.
Intanto il dipartimento di Giustizia ha presentato ad un giudice federale una richiesta d’urgenza per bloccare la pubblicazione del memoriale di Bolton. Nel libro, Bolton sostiene che il presidente Donald Trump avrebbe dovuto essere indagato non solo per avere esercitato pressioni sull’Ucraina, ma per diverse altre vicende nelle quali avrebbe usato i suoi poteri presidenziali per promuovere i propri interessi politici. La richiesta presentata dal dipartimento di Giustizia sostiene che “la pubblicazione del manoscritto danneggerebbe la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.
L’uscita del libro è in programma la prossima settimana, ma oltre alle anticipazioni, Bolton ha anche rilasciato un’intervista televisiva che andrà in onda domenica. Secondo la richiesta presentata al tribunale federale dal dipartimento di Giustizia, l’ex consigliere per la Sicurezza nazionale avrebbe violato l’accordo di riservatezza sottoscritto con la Casa Bianca e non avrebbe sottoposto il manoscritto al vaglio delle autorità, prima della sua pubblicazione, per verificare l’eventuale rivelazione di informazioni riservate.
Bolton si rifiutò di testimoniare personalmente davanti al Congresso durante il procedimento di impeachment. Per questo fu duramente criticato dai democratici, che lo accusarono di voler tenere nascoste le informazioni riservate di cui disponeva, per poterle poi sfruttare nel suo libro.
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