Morti e feriti provocati da “attacchi barbari da parte dell’esercito turco” nelle zone settentrionali della Siria controllate dai curdi. Molti siti religiosi sono stati colpiti, anche cristiani: come le chiese nelle città di Qamishli, Ain-Issa, Ras al-Ayn e Tal Abyad.
Lo ha comunicato in una nota l’Amministrazione autonoma curda nel nord-est della Siria, in cui si denuncia anche che ‘migliaia di famiglie’ sono già state costrette a lasciare le loro case.
“Condanniamo questa campagna barbara che punta ad occupare la nostra regione e a cambiare la sua demografia”, prosegue la nota.
“Noi chiediamo inoltre alla comunità internazionale, al Consiglio di Sicurezza Onu, alla Lega Araba e tutte le organizzazioni per i diritti umani e ai media internazionali di mettere in evidenza queste azioni criminali che stanno accadendo davanti agli occhi del mondo”, si conclude il comunicato.
I curdi accusano: "Attacchi barbari dei turchi, colpite anche le chiese"
In una nota dell'Amministrazione autonoma curda nel nord-est della Siria si denuncia che migliaia di famiglie sono già state costrette a fuggire
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10 Ottobre 2019 - 16.32
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