Sono sette giorni che la Open Arms con a bordo 121 migranti salvati da due differenti naufragi. Sei giorni in cui, dopo il divieto di ingresso in acque italiane, la nave è stata rifiutata anche da Malta e ora è in difficoltà: iniziano a scarseggiare la scorte di acqua e cibo, come dice in un videomessaggio la capomissione Ani Montes: “è difficile spiegare alle persone perché non possono scendere”.
Proprio ieri Oscar Camps, capo di Open Arms, aveva avvertito che se non avranno altre opzioni saranno costretti a entrare in Italia nonostante il divieto. Immediata era stata la replica di Salvini: “La Open Arms è da sei giorni nel Mediterraneo e ora minaccia di entrare in Italia. Avrebbe avuto tutto il tempo per raggiungere la Spagna, il Paese della ong, che ha dato la bandiera alla nave e dove alcuni sindaci si sono esposti a favore dell’accoglienza. Ma forse questi signori vogliono fare solo una provocazione politica: evidentemente la vita delle persone a bordo non è la loro vera priorità, ma vogliono a tutti i costi trasferire dei clandestini nel nostro Paese. Si ricordi, la Open Arms, che per lei le acque territoriali italiane sono chiuse e siamo pronti a sequestrare la nave”.
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