I Mossos d'esquadra non chiuderanno i seggi in caso di possibili disordini
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I Mossos d'esquadra non chiuderanno i seggi in caso di possibili disordini

Lo ha precisato il consigliere per gli Interni della Generalitat. L'importante, ha detto, è la salvaguardia della coesistenza dei cittadini.

Joaquim Forn
Joaquim Forn
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28 Settembre 2017 - 14.02


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I Mossos d’Esquadra, la polizia autonoma catalana, non vieteranno l’accesso ai seggi per il referendum sull’Indipendneza se questo può comportare un problema per l’ordine pubblico.
“Non neghiamo o ignoriamo che cosa un magistrato ha detto, ma vogliamo chiarire che ciò che è importante è la salvaguardia della coesistenza dei cittadini”, lo ha detto Joaquim Forn, consigliere per gli Interni della Generalitat nel corso di un incontro con i giornalisti.
Forn non ha risposto alla domanda diretta su quali siano i casi previsti per i quali non saranno chiusi i seggi, ma ha insistito sul fatto che gli agenti devono agire applicando i ”criteri fondamentali di proporzionalità, congruità e opportunità”.
“Non puoi generare problemi più grandi di quello che vuoi evitare”, ha detto. “Al momento di risolverli, ce ne occuperemo”, riguardo ai prevedibili assembramenti e manifestazioni davanti ai centri di voto. E sulla volontà politica del governo, è stato esaustivo: “Non fermeremo la richiesta del referendum”. Form ha sottolineato come lo scenario sia ormai diverso, dopola richiesta della Corte Superiore di Giustizia di Catalogna (TSJC) .
“È un cambiamento sensibile riguardo all’azione penale”, ha detto, commentando l’ordine della Procura di chiudere i seggi elettorali primadel voto e di cinturare alcune scuole a 100 metri di distanza. In ogni caso, ha affermato Form, i Mossos seguiranno gli ordini del TSJC perché è loro obbligo.

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