Israele taglia la luce a Gaza: dall'Egitto arrivano i soccorsi
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Israele taglia la luce a Gaza: dall'Egitto arrivano i soccorsi

Boccata di ossigeno per le centrali elettriche della Striscia dopo che Israele ha gradualmente ridotto la erogazione.

Bambini a Gaza studiano a lume di caldela a causa della crisi di energia elettrica
Bambini a Gaza studiano a lume di caldela a causa della crisi di energia elettrica
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21 Giugno 2017 - 13.04


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Arriva il diesel egiziano, e le centrali elettriche di Gaza prendono una boccata ossigeno. E con loro la popolazione.  Una prima fornitura di diesel proveniente dall’Egitto e destinata alla centrale elettrica di Gaza – che è bloccata ormai da diverse settimane – ha attraversato stamane il valico di Rafah, accolta dal saluto di responsabili di Hamas e da numerosi giornalisti.

Per gli abitanti della Striscia – che ormai dispongono di appena due ore e mezzo di corrente elettrica al giorno, dopo che l’Anp ha cessato i pagamenti e che di conseguenza Israele ha gradualmente ridotto la erogazione – le forniture di diesel giunte dall’Egitto rappresentano una boccata di ossigeno. Secondo i responsabili di Gaza, l’Egitto si è impegnato a vendere almeno un milione di litri di combustibile. Essi aggiungono che in questi giorni la quantità di corrente che proviene da Israele continua invece a calare: da 120 Megawatt quotidiani si e’ passati oggi a 84. 

Il tentativo dell’Egitto è di alleviare l’acuta crisi di energia elettrica che sta attraversando enclave palestinese governata dal movimento islamista di Hamas.

Leggi anche:  Avi Dichter dice che l’esercito israeliano rimarrà a Gaza per molti anni combattendo contro Hamas

Il carburante, trasportato attraverso il valico di confine Rafah tra l’Egitto e Gaza, sarà fornito alla centrale energetica del territorio palestinese chiuso dal aprile a causa della carenza di carburante.

Le consegne egiziane avvengono due giorni dopo che Israele ha cominciato a ridurre le forniture di energia elettrica a Gaza, in seguito alla decisione del presidente palestinese Mahmud Abbas di bloccare i pagamento della fattura energetica allo Stato ebraico.

Interpellato da France Presse, Wael Abu Omar, portavoce delle autorità del valico di Rafah ha confermato l’ingresso nella Striscia di otto spedizioni, con ulteriore 14 previste nel corso della giornata.

“Un milione di litri di carburante per la centrale elettrica entreranno oggi”, ha detto. Una quantità sufficiente per consentire alla centrale a funzionare per due o tre giorni, come ha detto a Afp, Samir Moutair, direttore generale della società elettrica.

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