La Corea del Nord “rifiuta del tutto” le ultime sanzioni decise venerdì dall’Onu contro suoi cittadini ed entità, definite come “atto ostile”, e promette che continuerà a sviluppare armi nucleari “senza ritardi”. La risoluzione sulle sanzioni “è un furbo atto ostile con il proposito di frenare la costruzione della forza nucleare della Corea del Nord, disarmandola e causando il soffocamento della sua economia”, ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri, in un dispaccio diffuso dalla Kcna.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Il Consiglio di Sicurezza ha votato venerdì scorso per inasprire le sanzioni contro la Corea del Nord, in seguito alla serie di lanci di missili delle scorse settimane. La risoluzione approvata al Palazzo di Vetro impone il bando sui viaggi ed il congelamento dei beni per 14 funzionari nordcoreani. Anche quattro enti, inclusa la Koryo Bank, sono stati colpiti da tale risoluzione. Dal canto suo, l’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, Nikki Haley, ha ribadito la richiesta di una rottura globale delle relazioni diplomatiche con Pyongyang e la cessazione definitiva dei rapporti commerciali con il paese che erano già stati proibiti da precedenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza.
Il problema malaria. Intanto arriva la notizia che la Corea del Nord ha rifiutato gli aiuti umanitari da parte di un’organizzazione della Corea del Sud per fronteggiare ed eliminare l’epidemia di malaria che si è diffusa al confine tra i due stati. E’ il segretario generale dell’organnizazione umanitaria “Korean Sharing Movement” a commentare alle emittenti sudcoreane l’accaduto: “il rifiuto arriverebbe in risposta al sostegno della Corea del Sud alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul programma missilistico di Pyongyan”.
