Il Commissario Ue per la salute lancia l'allarme: la polio sta tornando in Europa
Top

Il Commissario Ue per la salute lancia l'allarme: la polio sta tornando in Europa

Lo ha detto il cardiologo lituano Vytenis Andriukaitis, parlando al 'Workshop europeo sulla vaccinazione' a Bruxelles.

Una bambina affetta da polio negli anni "50
Una bambina affetta da polio negli anni "50
Preroll

globalist Modifica articolo

31 Maggio 2017 - 15.10


ATF

Il Commissario europeo per la salute, il cardiologo lituano Vytenis Andriukaitis, parlando al ‘Workshop europeo sulla vaccinazione’ a Bruxelles, durante il quale ha tra l’altro osservato anche che “ogni anno nel mondo le vaccinazioni evitano una cifra stimata in 2,5 milioni di morti”. “Per quanto riguarda la ‘polio’, la grande Europa è diventata ‘polio free’ nel 2002. Questo status di ‘polio free’ ora è a rischio, a causa della bassa immunità della popolazione e delle lacune di immunizzazione, anche nei paesi Ue”. 

“Si stima che nell’Unione Europea la vaccinazione contro l’influenza stagionale salva 37mila vite all’anno e ciò nonostante in realtà solo 80 milioni di persone si vaccinano dei 180 milioni di europei per i quali è prescritta la vaccinazione”. Lo ha detto il Commissario europeo per la salute, Vytenis Andriukaitis, nel suo intervento al ‘Workshop sulla vaccinazione’ a Bruxelles, aggiungendo: “So che la vaccinazione antinfluenzale non è efficace al 100%, ma già col 60% abbiamo ottenuto risultati importanti” che “hanno immenso impatto in termini economici”. “Le epidemie di influenza hanno un impatto economico negativo, sulla spesa per la salute degli stati membri, sulle entrate delle persone e sulle economie nel loro insieme per epidemie che potrebbero semplicemente evitate. Per avere alti livelli di Pil abbiamo bisogno di alti tassi di vaccinazione, in modo da mantenere in salute la nostra forza lavoro”.  

Leggi anche:  Aborto, la Ue boccia la mossa del governo Meloni: "Non c'entra niente col Pnrr"

Pochi investimenti anti-morbillo, epidemie in Ue

“Dispiace” che “l’investimento globale per il controllo del morbillo, che è insufficiente, non paghi pienamente” e quindi “ancora subiamo vaste epidemie nel mondo, compresi molti stati membri Ue: dobbiamo aumentare questo investimento”. Lo ha affermato il Commissario europeo per la salute, Vytenis Andriukaitis nel suo intervento al ‘Workshop sulla vaccinazione’. “Sebbene i casi di morbillo siano diminuiti del 94% dal 1980, ci sono stati limitati progressi verso l’eliminazione globale del morbillo negli ultimi cinque anni”.

Native

Articoli correlati