La Cecenia contro Putin: sì al velo islamico nelle scuole
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La Cecenia contro Putin: sì al velo islamico nelle scuole

Il parlamento locale dice sì agli abiti che rispettino le diverse tradizioni religiose. Mosca contraria

In Cecenia lecito l'hijab nelle scuole
In Cecenia lecito l'hijab nelle scuole
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31 Marzo 2017 - 10.02


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Una concessione in uno stato dove i richiami islamisti sono sempre più forti e la colonia dei combattenti che hanno ingrossato le fila dello Stato Islamico è numerosa: in Cecenia hanno approvato una legge sul diritto delle studentesse di indossare l’hijab, nonostante in passato il presidente russo Vladimir Putin avesse sottolineato che il velo islamico non fa parte delle tradizioni russe.
Malgrado ciò il parlamento della Cecenia ha approvato alcuni emendamenti alla legge nazionale sull’istruzione, che sanciscono il diritto degli studenti ad indossare abiti che si adattino alle loro credenze religiose.
Nel gennaio 2017 il leader ceceno Ramzan Kadyrov aveva reagito duramente alle parole della ministra della Pubblica Istruzione russa Olga Vasileva: quest’ultima aveva dichiarato che l’hijab, sottolineando una affiliazione religiosa, non ha posto nella scuola. Kadyrov aveva quindi annunciato che la figlia non si sarebbe tolta il velo.
Il dibattito sul velo nelle scuole si era acceso dopo un episodio di segno opposto in Mordovia, a Belozerye. Una scuola ha vietato alle studentesse di indossare il velo. Questa decisione è stata sfidata in tribunale, che ha accolto il divieto.
Putin sul velo ha più volte opposto un secco no. “Dobbiamo sempre rispettare i sentimenti religiosi delle persone, ma si deve procedere dal fatto che viviamo in uno Stato laico”, aveva detto il leader del Cremlino. Per il presidente russo può succedere che qualcuno si senta privato della sua libertà religiosa, perchè pur volendo garantire una pluralità religiosa alla Russia, inevitabilmente, le religioni sono diverse tra loro e hanno caratteristiche diverse rispetto agli usi e costumi di uno stato laico. Quindi “è meglio se tutti si sentono uguali”, ossia niente velo, ma piuttosto l’introduzione di una uniforme scolastica, uguale in tutta la Russia.

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