Mosca e Kiev: il giallo dell'aereo abbattuto
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Mosca e Kiev: il giallo dell'aereo abbattuto

Kiev dice che ad abbattere il suo trasporto è stato un missile esploso dalla Russia, Mosca ribatte lamentando un colpo di artiglieria ucraino.

Mosca e Kiev: il giallo dell'aereo abbattuto
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16 Luglio 2014 - 09.47


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La tensione continua a salire in Ucraina, dove Kiev accusa Mosca di avere abbattuto un suo aereo da trasporto militare in zona separatista con un missile partito “probabilmente” dal territorio russo. Le forze di Kiev sono ancora alla ricerca dell’equipaggio del velivolo, si fa sapere dallo Stato Maggiore, dove non si sa se tutti i suoi membri sono periti. Il relitto dell’aereo, rotto molti pezzi, è stato visto dai giornalisti in un campo vicino al villaggio di Davydo-Mykilske nella regione di Lugansk.

Un portavoce dei militari di Kiev, citato dai media locali, ha ammesso che due aviatori sugli otto che erano a bordo sono stati catturati dai ribelli. Questi ultimi, da parte loro, affermano di avere fatto cinque prigionieri, secondo le indicazioni fatte alla “France Presse” dal servizio stampa della Repubblica Popolare di Lugansk.

Kiev adesso accusa la Russia di essere stata responsabile dell’abbattimento: “Dato il fatto che l’aereo stava volando ad un’altitudine di 6.500 metri, é impossibile che sia stato colpito da missili portatili terra-aria e questo significa che è stato abbattuto da un missile di un altro tipo, più potente, probabilmente lanciato dal territorio della Federazione russa”, dichiara il portavoce militare ucraino Andrii Lysenko,. A suo dire potrebbe essersi trattasto sia di missile “Pantsir” che di un “X-24” autoguidato sparato da un aereo russo partito dall’aeroporto Millerovo.

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Secondo i residenti del villaggio di Davydo Mykilske la distruzione del velivolo ucraino si é verificata alle 24:30 ,come accadde per altro velivolo da trasporto abbattuto il 14 giugno nei pressi dell’aeroporto Lugansk.e sul quale erano 49 soldati ucraini rimasti uccisi. L’incidente è avvenuto meno di 24 ore dopo un’avanzata in forza delle truppe il direzione di Lugansk e la riconquista del suo aeroporto a prezzo di intensi combattimenti. Danneggiato e chiuso dal 22 aprile, l’aeroporto era controllato dai lealisti che l’avevano reso quasi inaccessibile.

La ricerca di una soluzione politica intanto non registra progressi: il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier ha affermato in una dichiarazione che Berlino, Kiev, Mosca e Parigi sono stati impiegati in un dialogo con il gruppo di contatto per l’Ucraina ed i separatisti per muoversi verso un cessate il fuoco, ma che tutto é diventato più difficile dopo l’incidente di frontiera tra Ucraina e Russia, con Mosca che accusa Kiev di aver sparato un copo d’artiglieria dalla parte russa del confine, con la morta di un uomo. Mosca ha parlato di “escalation molto pericolosa” e ha minaccia “conseguenze irreversibili” . Le autorità ucraine hanno negato qualsiasi coinvolgimento, assicurando che “i militari ucraini non hanno mai sparato sul territorio dello Stato confinante.” Il ministero degli Esteri russo ha invitato osservatori dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) a presidiare i confine russo-ucraino. La NATO, da parte sua denuncia il “rafforzamento” delle truppe russe al confine con l’Ucraina, cpsa che costutirebbe “un passo indietro nel de-escalation”. “Dalla metà di giugno abbiamo prove dell’arrivo graduale di migliaia di soldati russi nei pressi del confine con l’Ucraina”, ha detto un funzionario dell’Alleanza.

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