Ucraina: è caccia a Viktor Yanukovich
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Ucraina: è caccia a Viktor Yanukovich

Mandato d'arresto per il presidente deposto, accusato di omicidio di massa. L'ultima volta è stato visto in Crimea. Oggi nel Paese la visita di Catherine Ashton.

Ucraina: è caccia a Viktor Yanukovich
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24 Febbraio 2014 - 15.46


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Omicidio di massa. E’ questa l’accusa che pesa sul capo di Viktor Yanukovich, il presidente ucraino deposto dopo le rivolte di piazza delle ultime settimane e attualmente in fuga. Le ultime volte Yanukovich è stato visto a Balaklava in Crimea, mentre alcune voci lo vogliono in arresto a Sebastopoli. L’annuncio del mandato di arresto per l’ex presidente è stato dato dal ministro dell’Interno ad interim ucraino, Arsen Avakov. Con lui sono ricercati altri funzionari del suo governo. A dargli la caccia molti dei manifestanti, armati di foto, per impedire che lascino il Paese.

L’Ucraina chiede 35 miliardi di dollari – Intanto l’Ucraina ha bisogno urgente di almeno 35 miliardi di dollari (25 miliardi di euro) entro il 2014. A chiederli è il ministro a Interim delle Finanze, Yuriy Kolobov, sottolineando la necessita’ che si apra una conferenza internazionale di donatori. Londra e Washington premono l’acceleratore sull’assistenza finanziaria all’Ucraina e l’Unione europea riprende il filo dell’integrazione con un viaggio di Catherine Ashton a Kiev.

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Il ministro del Tesoro americano, Jack Lew, ha sollecitato Kiev ad avviare un negoziato con il Fondo monetario internazionale. – Ancora più esplicito era stato ieri il Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne: “Bisogna farsi trovare pronti con il libretto degli assegni per aiutare a ricostruire l’Ucraina”. “Certo siamo nelle prime ore, nei primi giorni”, ha aggiunto successivamente Osborne conversando con i cronisti a Singapore, “ma il popolo ucraino sembra aver dimostrato di tenere al proprio futuro, di volere forti legami con l’Europa e non credo che dobbiamo respingerli bensi’ abbracciarli. Dobbiamo fornire assistenza finanziaria attraverso organismo come il Fondo monetario internazionale”.

I temi dell’aiuto economico saranno al centro del viaggio che Catherine Ahston compie oggi a Kiev. Il responsabile della Politica estera dei Ventotto incontrera’ i protagonisti della rivolta Ucraina e “discutera’ con loro del sostegno dell’Ue per una duratura soluzione alla crisi politica e misure per stabilizzare l’economia”, si legge in una nota.


La visita di Ashton
– Oggi nella capitale è attesa Catherine Ashton, il capo della diplomazia europea. L’Unione europea aveva annunciato sanzioni per il governo di Kiev dopo la violenta repressione di piazza che ha provocato decine di morti e centinaia di feriti. La deposizione di Yanucovich è stata una chiara vittoria per Bruxelles, che a novembre aveva interrotto l’accordo di Associazione con l’Ucraina.

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Il nuovo governo – Continuano le consultazioni nel Paese per passare alla nuova fase dopo quella della rivoluzione. Al posto del presidente deposto è stato nominato dal Parlamento Oleksandr Turchynov, braccio destro di Yulia Timoshenko. La pasionaria ucraina ha già fatto sapere, però, di non volersi candidare a primo ministro. Oggi intanto la Verkhovna Rada, il parlamento di Kiev, si riunisce in vista del varo del nuovo esecutivo, che dovrebbe nascere entro mercoledì 26 febbraio. Le presidenziali sono state fissate per il 25 maggio.

Russia: metodi dittatoriali e terroristici – La Russia alza ancora i toni nei confronti del governo rivoluzionario salito al potere in Ucraina: a Kiev – denuncia un comunicato ufficiale – stanno emergendo tendenze «dittatoriali» e «metodi terroristici». Denuncia inoltre «misure anti-russe». «Sentiamo – scrive il ministero degli Esteri russo – inviti a bandire la lingua russa, eliminare partiti e organizzazioni, e chiudere le testate giornalistiche dissenzienti».

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