Le iniziative per ricordarlo: Roma per Vik
Top

Le iniziative per ricordarlo: Roma per Vik

A un anno dalla morte, Roma ricorda Vittorio Arrigoni con una due giorni di iniziative ed eventi. <br>

Le iniziative per ricordarlo: Roma per Vik
Preroll

redazione Modifica articolo

13 Aprile 2012 - 14.05


ATF

Il 14 e il 15 aprile, la Rete Romana di Solidarietà con il popolo palestinese e la Comunità palestinese di Roma e del Lazio, organizzano una due giorni di iniziative ed eventi per il primo anniversario della morte di Vittorio Arrigoni.

“Restiamo Umani – Parole, Voci, Musica e Immagini” è il titolo del programma pensato per ricordare l’attivista italiano e per presentare le numerose iniziative che continuano a legare l’Italia e i Territori Palestinesi Occupati. In particolare verrà lanciata una raccolta fondi per uno dei progetti sostenuti da Vittorio Arrigoni a favore della popolazione di Gaza.

– Il 14 aprile, a partire dalle 16.30, i giardini di Piazza Vittorio Emanuele II ospiteranno proiezioni di video, concerti musicali e le letture del libro “Restiamo Umani”.

– Il 15 aprile sarà la volta della Sala Vittorio Arrigoni (Cinema Palazzo), dove a partire dalle 18.30 filmakers, fotografi, musicisti, attori e attivisti si alterneranno ai collegamenti audio e video con la Striscia di Gaza, Ramallah e le altre iniziative gemelle, in particolare a Milano e Bulciago. Roma si unisce così alle numerosissime città, tra cui Parigi, che il 14 e 15 aprile daranno vita a iniziative di
commemorazione e omaggio di Vittorio Arrigoni.

Leggi anche:  Milva: la pantera ribelle della musica italiana che conquistò il mondo

Con l’occasione si darà notizia degli sviluppi delle indagini sui fatti del 24 giugno 2011, sulla scalinata del Campidoglio, dal momento che il 13 aprile, presso il Tribunale di Roma, il Gip deciderà in Camera di Consiglio della richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero, per non essere stato possibile individuare i responsabili dell’aggressione, essendo stato però accertato che “I sostenitori filo-palestinesi sono risultati non gli aggressori, ma gli aggrediti, e ciò ad opera di contingenti di giovani sostenitori filo-ebraici”.

Native

Articoli correlati