Desalu commosso parla della madre: "Mi ha insegnato i veri valori, è il momento di sdebitarmi"
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Desalu commosso parla della madre: "Mi ha insegnato i veri valori, è il momento di sdebitarmi"

La madre Veronica ha cresciuto il figlio da sola: “Quando vedi un genitore che da solo fa tutti questi sacrifici sai di essere di fronte a qualcosa di impagabile.

Fausto Desalu, medaglia d'oro nella staffetta
Fausto Desalu, medaglia d'oro nella staffetta
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8 Agosto 2021 - 16.26


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Sono queste le meravigliose storie che le Olimpiadi ci consegnano, e abbiamo la fortuna di poterla sentire da un italiano.

Una carriera portata avanti con sacrifici, spesso con la possibilità di non farcela, ma che il destino ripaga con grandi soddisfazioni, anche per chi è stato prima di tutti al nostro fianco.

“A mia madre posso solo dire ‘grazie’: mi ha insegnato i valori del lavoro e del sacrificio, che mi hanno portato a questo risultato. Mi sdebiterò con lei”.

È commosso Desalu dopo l’oro azzurro nella 4×100.

L’atleta si emoziona parlando della madre Veronica che ieri ha dichiarato che non sarebbe potuta intervenire nel corso del programma “Il circolo degli anelli” su Rai Due perché impegnata col lavoro.

La signora svolge la professione di badante e la notte si occupa di una persona anziana.

Veronica ha cresciuto il figlio da sola, venendo dalla Nigeria in Italia.

“Quando vedi un genitore che da solo fa tutti questi sacrifici sai di essere di fronte a qualcosa di impagabile. Ma adesso posso finalmente sdebitarmi. Se lo merita”.

L’atleta le ha sempre detto: “Mamma, non ti preoccupare. Un giorno diventerò qualcuno. Canterò l’Inno di Mameli e mi commuoverò sul podio”.

Eseosa Fostine Desalu, detto Fausto, nato a Casalmaggiore (Cremona) nel 1994, d’origine nigeriana ma italiano a tutti gli effetti dal 21 febbraio 2012, quando ha ottenuto la cittadinanza con la maggiore età.

Fino ai 17 anni, Fausto ha vissuto a Breda Cisoni (frazione del comune di Sabbioneta, in Provincia di Mantova).

Per un breve periodo Fausto ha giocato a calcio, poi nel 2007 è stato coinvolto come atleta dal tecnico Giangiacomo Contini, nell’Interflumina di Casalmaggiore animata da Carlo Stassano.

Nel 2011, pur ancora nigeriano, avrebbe stabilito il primato allievi dei 60 ostacoli indoor con 7.86 vincendo i campionati tricolori ad Ancona.

La sua strada era però nella velocità senza barriere e si è rivelato come grande prospetto dei 200 metri.

Nel 2016 è diventato il terzo italiano alltime sulla distanza, dietro Pietro Mennea e Andrew Howe, correndo agli Assoluti di Rieti in 20.31, mentre nel 2018 è sceso a 20.13 agli Europei di Berlino, secondo azzurro di sempre.

Dall’autunno 2018 si allena a Parma con Sebastian Bacchieri.

Appassionato di heavy-metal, ha suonato la batteria in un gruppo, oltre a essere un amante di cinecomics e anime.

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