Più di 200 minori rifugiati parteciperanno ad Atene a un’iniziativa di una Fondazione sportiva fondata dall’ex giocatore Youri Djorkaeff, ex stella dell’Inter e del Monaco: i ragazzi, tutti in passato vittima di violenze e costretti a fuggire dal loro paese, giocheranno a calcio e parteciperanno ad attività culturali, il tutto nell’ottica di “riprendere a giocare” dopo le terribili esperienze che hanno vissuto, che hanno strappato loro la giovinezza. Tutti i ragazzi sono tra i 12 e i 17 anni e sono stati reclutati nel centri di accoglienza in Grecia. All’iniziativa partecipano anche l’Unicef e la Ong greca Organization Earth.
Per Djorkaeff “ridonare a questi ragazzi il diritti di giocare è un dovere” e lui sa di cosa parla: oggi ha 50 anni e un passato da campione del mondo nel 1998, ma insieme alla sua famiglia è arrivato in Francia dopo essere fuggito dalla Turchia e dalla Russia.
In Grecia ci sono circa 23.000 minori rifugiati, di cui oltre 3500 non accompagnati: “i più vulnerabili” ha spiegato Lucio Melandri, coordinatore Unicef in Grecia: “vogliamo trasmettere il valore dello sport, della solidarietà, del rispetto per lo spirito di squadra, ispirare loro il coraggio e donare l’opportunità di essere ancora bambini”.