Crisanti si esprime su Astrazeneca: "Lo consiglio, dobbiamo indagare senza panico"
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Crisanti si esprime su Astrazeneca: "Lo consiglio, dobbiamo indagare senza panico"

Il virologo: "I dati che possediamo finora ci fanno stare tranquilli"

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15 Marzo 2021 - 14.01


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“I dati che possediamo finora ci fanno stare tranquilli”. Lo afferma il virologo Andrea Crisanti, intervenendo a ‘L’aria che tira’ su La7, dove ha assicurate che “io mi vaccinerei con AstraZeneca e ho consigliato a persone a me care di vaccinarsi con AstraZeneca”. Questi 2-3 casi” di sospetti eventi tromboembolitici segnalati dopo l’iniezione scudo “sono obiettivamente pochi, perché in Inghilterra hanno vaccinato 10 milioni di persone con AstraZeneca e non hanno evidenziato nessun caso di questa complicazione. Su questi casi bisogna indagare, senza minimizzare né creare panico”, ha detto.

“Si stanno accumulando evidenze di una serie di effetti collaterali molto blandi come febbre e spossatezza che sono abbastanza frequenti – e lo sapevamo dai dati pubblicati con i trial, che mettevano in evidenza che questo è un vaccino che induce una forte risposta immunitaria spesso associata con febbre e mal di testa – e se è stato fatto un errore su questo forse è stato non dirlo subito alle persone”, spiega Crisanti, direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo cittadino.

Invece sugli eventi tromboembolitici bisogna approfondire, sottolinea il virologo, ed “esiste un sistema di tracciamento e di qualità che ci permette di andare a ritroso dalla persona che ha fatto la vaccinazione fino a chi ha gestito la produzione. Ogni singolo passo è tracciato e si dovrà verificare se è successo qualcosa di sbagliato per questo lotto. Può anche essere accaduto, ma la cosa importante è avere un sistema che lo traccia ed elimina il problema. Perché nessuna operazione di carattere medico è esente da rischi. Anche una semplice iniezione. Nessuna pratica medica ha rischio zero”, conclude.

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