Burioni mette in guardia: "Attenzione ai test sul coronavirus venduti a caro prezzo online"
Top

Burioni mette in guardia: "Attenzione ai test sul coronavirus venduti a caro prezzo online"

Sul sito web Medical Facts il virologo consiglia di "fidarsi solo di test clinicamente validati su larghi gruppi di pazienti che potranno assicurare risultati affidabili".

Roberto Burioni
Roberto Burioni
Preroll

globalist Modifica articolo

24 Marzo 2020 - 16.28


ATF

La paura è tanta ma la paura può spingere ad azioni sconsiderate: attenzione a non cadere nei “tranelli di possibili test per la ricerca di anticorpi contro il coronavirus reclamizzati online” e “venduti a prezzi anche 10 volte superiori a quelli di test analoghi per la diagnosi di altri tipi di infezione”.
A mettere in guardia nei confronti di “una bolla che nasconde chiarissime finalità speculative” è il virologo Roberto Burioni che consiglia di “fidarsi solo di test clinicamente validati”.
“Da qualche settimana – scrive sul sito web Medical Facts – hanno iniziato a diffondersi messaggi pubblicitari su test che permetterebbero, in tempi rapidi, di evidenziare la presenza di anticorpi contro il nuovo coronavirus”.
Attualmente però l’unico validato si basa sull’analisi molecolare del genoma, anche se in alcuni casi il tampone può risultare non affidabile. Del metodo diagnostico basato sulla ricerca di anticorpi che l’organismo ha prodotto contro il coronavirus si è occupato di recente uno studio pubblicato da Clinical Infectious Diseases su 150 pazienti con infezione da SARS-CoV-2. Lo studio ha dimostrato come i primi anticorpi che si manifestano (IgM) permettono, entro cinque giorni dalla comparsa dei sintomi, di confermare la diagnosi di infezione con una precisione molto maggiore rispetto al tampone. Per gli anticorpi IgG, invece, bisogna attendere i 14 giorni ma i livelli tendono a restare elevati nel tempo. “Questo sarà importante in futuro, quando si vorrà determinare il numero di soggetti infettati sulla base della presenza di anticorpi prodotti”, osserva Burioni. Nel frattempo, è bene “fidarsi solo di test validati su larghi gruppi di pazienti che potranno assicurare risultati affidabili” conclude.

Native

Articoli correlati