Azione fa ricorso contro Renzi e scrive a La Russa: "Nessuna separazione, gli atti sono nulli"
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Azione fa ricorso contro Renzi e scrive a La Russa: "Nessuna separazione, gli atti sono nulli"

I senatori di Azione scrivono a La Russa: "Contrariamente a quanto dichiarato alla stampa dal senatore Renzi, nessuno oggi ha deliberato o chiesto la separazione dei gruppi di Iv e Azione".

Azione fa ricorso contro Renzi e scrive a La Russa: "Nessuna separazione, gli atti sono nulli"
Calenda e Renzi
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19 Ottobre 2023 - 14.51


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La stucchevole telenovela tra Renzi e Calenda, dopo l’annuncio del divorzio ufficiale tra Azione e Italia Viva da parte dell’ex sindaco di Firenze, si arricchisce di una nuova puntata. Il partito di Calenda, infatti, in una nota ha annunciato il ricorso inviato al presidente del Senato Ignazio La Russa, per annullare la separazione del gruppo a Palazzo Madama annunciata da Renzi.

«Contrariamente a quanto dichiarato alla stampa dal senatore Renzi, nessuno oggi ha deliberato o chiesto la separazione dei gruppi di Iv e Azione. Cosa che invitiamo il senatore Renzi a fare, visto che lo ha già annunciato mille volte». 

«Per quanto riguarda la delibera sul cambio di nome abbiamo scritto al presidente del Senato per segnalare una doppia violazione dello Statuto operata oggi dal capogruppo del gruppo Azione-Italia Viva-Renew, Enrico Borghi. La prima violazione riguarda l’inclusione nel gruppo della senatrice Musolino senza la proposta cofirmata da Borghi e Gelmini esplicitamente prevista dallo Statuto del gruppo, la seconda riguarda la mancanza dei 2/3 dei voti, anche considerando impropriamente la senatrice Musolino, per deliberare un cambio di statuto». 

«Le deliberazioni assunte oggi sono da considerarsi nulle e la senatrice Musolino non può in nessun modo considerarsi parte del gruppo parlamentare Azione-Italia Viva-Renew». 

«Il senatore Borghi è venuto meno ai suoi doveri di presidente del Gruppo, che in primo luogo prevedono il rispetto dello Statuto. Agiremo conseguentemente in tutte le sedi preposte. Altri commenti su questa vicenda ridicola e caricaturale non sono necessari», conclude Azione. 

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