Andrea Orlando, deputato del Pd ed ex ministro, in una intervista al quotidiano Domani ha parlato della situazione dei democratici dopo l’addio in massa di 31 esponenti della Liguria.
«Un mese fa, quando un parlamentare ligure ha aderito al Pd, non ho parlato di espansione del Pd, oggi non parlerei di perdita di pezzi. Ma certo ogni abbandono impone una riflessione. In particolare la storia di chi ha lasciato in Liguria, dirigenti che da principio avevano lavorato alla costruzione del Pd, ci obbliga ad affrontare le ragioni di un malessere che evidentemente esiste».
«Francamente le ragioni addotte non aiutano a capire. Ma questo non ci esenta da un confronto su come far vivere il pluralismo in questa fase. Per la battaglie che abbiamo di fronte abbiamo bisogno di tutte le energie a disposizione. Credo che tutti ne siano consapevoli. C’è stata una fortissima domanda di novità. La ricerca di un equilibrio richiede pazienza, e sapienza. E anche di un confronto serio su come fare vivere oggi un partito organizzato».