Morani sulla segreteria Pd: "Da Schlein immaginavo una gestione più unitaria ma..."
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Morani sulla segreteria Pd: "Da Schlein immaginavo una gestione più unitaria ma..."

Alessia Morani si aspettava una segreteria più aderente al risultato articolato del congresso in cui la base degli iscritti ha scelto Bonaccini e quella delle primarie Schlein

Morani sulla segreteria Pd: "Da Schlein immaginavo una gestione più unitaria ma..."
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8 Aprile 2023 - 16.57


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Comincia la conta interna al Pd? «Mi aspettavo una segreteria più aderente al risultato articolato del congresso in cui la base degli iscritti ha scelto Bonaccini e quella delle primarie Schlein». Alessia Morani, ex-deputata e attuale membro della commissione garanzia del Pd, è tra gli esponenti dell’area Bonaccini meno convinti dell’adesione alla gestione unitaria. Perplessità che ha espresso anche nella riunione di ieri della minoranza. «Abbiamo dato piena fiducia a Bonaccini che ha sostenuto questa scelta nonostante le perplessità, che rimangono ancora intatte», dice.

Morani, come valuta la segreteria Schlein? «Mi immaginavo una gestione unitaria che prevedesse pari dignità per le due mozioni maggioritarie, oltre che spazi per Cuperlo e De Micheli. La segretaria ha fatto un’altra scelta e l’avrà fatta ovviamente convinta di fare la scelta giusta».

Ci sono stati malumori nell’area Bonaccini, quali le critiche? «Ci sono state valutazioni diverse sull’opportunità di entrare in segreteria proprio perché in quella proposta di composizione non si realizza nei fatti la gestione unitaria richiamata da iscritti ed elettori. Abbiamo dato piena fiducia a Bonaccini che ha sostenuto questa scelta nonostante le perplessità, che rimangono ancora intatte. Mi auguro naturalmente di essere smentita perché tutti noi vogliamo che la nuova segreteria parta bene».

Leggi anche:  Guerini (Pd): "Fossi in Elly Schlein non firmerei il referendum della Cgil. Genocidio a Gaza? Attenti alle parole..."

 Morani, i riformisti avranno spazio nel Pd di Schlein? «Se i riformisti avranno spazio ce lo dirà il tempo. Io non parto mai con dei pregiudizi, non mi appartengono per cultura. Ora la palla passa a noi. Per me non ci sono `concessioni di spazi´ ma `conquiste con la forza delle idee´”.

Resterà nel Pd? «Il Pd è la casa che ho contribuito a fondare, accogliente e plurale. Io ho una grande passione per il calcio, sono milanista da sempre e i calciatori che ho amato di più sono Baresi e Maldini che non hanno mai cambiato casacca, anche nei momenti più difficili».

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