Montaruli (Fdi) sconterà la condanna per peculato come vice-presidente della Vigilanza Rai
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Montaruli (Fdi) sconterà la condanna per peculato come vice-presidente della Vigilanza Rai

In campagna elettorale Giorgia Meloni si scagliava contro l'attuale sistema dicendo che le condanne devono essere scontate tutte. Ma ora che è toccato alla parlamentare di Fratelli d'Italia. nessuna richiestra di dimissioni dalla Camera ma...

Montaruli (Fdi) sconterà la condanna per peculato come vice-presidente della Vigilanza Rai
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4 Aprile 2023 - 15.31


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 Augusta Montaruli (Fdi) e Maria Elena Boschi (Az-Iv) sono state elette vicepresidenti della Commissione di Vigilanza Rai rispettivamente con 16 e 19 voti. Due voti sono andati a Stefano Candiani (Lega), 5 le schede nulle. Fin qui nulla di strano. Solo che Augusta Montaruli non solo è una condannata con sentenza definitiva ma anche l’appartenente di un partito che ha sostenuto in campagna elettorale – tramite Giorgia Meloni – che le sentenze di devono scontare tutte, ossia senza gli conti e benefici dell’attuale sistema.

Ma evidentemente quando tocca a loro tutto cambia. E così la Montaruli non solo non si è dimessa da deputata ma è stata addirittura premiata con la vice-presidenza della Vigilanza Rai dove potrà comodamente scontare la sua condanna, oltre alla buvette dei Montecitorio.

A metà febbraio Augusta Montaruli (Fratelli d’Italia), condannata in via definitiva a un anno e 6 mesi.

Montaruli era entrata in consiglio regionale con il Popolo della Libertà, quando il presidente era Roberto Cota. Insieme ad altri consiglieri era finita nella bufera giudiziaria dopo che la Procura torinese aveva contestato dei rimborsi gonfiati. Le spese riguardavano cene, abiti di lusso, gioielli, borse, ma anche corsi sull’uso dei social network e libri. Gli inquirenti avevano contestato alla Montaruli spese improprie per un totale di 41.552 euro, nel periodo dal 2010 al 2012.

In primo grado era stata condannata a quattro mesi per finanziamento illecito, in quanto si era fatta rimborsare una spesa di un ristorante per duecento euro dove si era tenuto un incontro elettorale con Maurizio Marrone, all’epoca dei fatti suo marito e oggi assessore regionale. Le accuse erano state rilanciare in appello e Montaruli era stata condannata per peculato, per essersi fatta rimborsare secondo l’accusa spese per circa 25mila euro.

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