Elly Schlein era con Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Carlo Calenda a Rimini, per partecipare a un dibattito durante il congresso della Cgil. La segretaria del Pd, si è rivolta ai tre leader dell’opposizione chiedendo un confronto più serrato. «Vorrei che queste riflessioni continuassimo a farle, anche lontano da questo palco e nelle piazze. Diamoci un appuntamento fuori, continuiamo il confronto».
«Non siamo qui a fregarci fra di noi ma per interrogarci su dove si è spezzato il filo con quel 60 per cento di persone che non è andato a votare. Noi vorremmo costruire insieme l’alternativa» alla destra e dunque «continuiamo il confronto perché possiamo fare un ragionamento di contenuto e di merito: chiudiamoci in una stanza, anche fino a notte fonda, per trovare qualcosa da fare insieme».
Poi sui migranti: Il presidente della Repubblica «ha colmato il vuoto e l’assenza grave del governo davanti ai morti della strage di Cutro. Lavoriamo per presentare ulteriori atti ispettivi per fare piena luce sulla vicenda e capire il perché non sia intervenuta la Guardia Costiera che ha tutta la professionalità e i mezzi. Sarebbe stato un intervento più opportuno e forse in grado di evitare quella strage».
Elly Schlein ha poi parlato della riforma del fisco. «La cosa più preoccupante» della delega fiscale è «il sorprendente compromesso che sono riusciti a trovare, per ora parlano di flat tax sugli aumenti ma in prospettiva indicano quella come strada e intanto tolgono uno scaglione» ma «è una baggianata dire che si abbassano le tasse a tutti»: così si «favorisce chi sta meglio, chi ha redditi più alti vedrà maggior guadagno. Altro problema è che è costosissima, non si capisce se intendano farla tagliando ulteriormente a scuola e sanità».
