Il ministro della Difesa, Crosetto: "Con gli aiuti a Kiev vanno ripristinate le scorte"
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Il ministro della Difesa, Crosetto: "Con gli aiuti a Kiev vanno ripristinate le scorte"

Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in audizione alle commissioni riunite della Difesa della Camera e degli Affari esteri e Difesa del Senato, dopo aver illustrato le linee programmatiche del suo dicastero.

Il ministro della Difesa, Crosetto: "Con gli aiuti a Kiev vanno ripristinate le scorte"
Guido Crosetto
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25 Gennaio 2023 - 11.07


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“Escludere gli investimenti sulla Difesa dal ‘Patto di stabilità’ sarebbe una decisione meramente tecnica e se fosse autorizzata dall’Europa toglierebbe la concorrenza tra tipi di spese, anche il ministro Giorgetti ha condiviso questa cosa e l’abbiamo portata sul tavolo dell’Europa così come altri Paesi, perché in un momento come questo tipo nessun Paese è in grado di tagliare gli investimenti sulla Difesa.

Anche perché l’aiuto che abbiamo dato in questi mesi all’Ucraina è un aiuto che ci impone di ripristinare le scorte che servono per la Difesa nazionale, per cui le due cose sono collegate”.

Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in audizione alle commissioni riunite della Difesa della Camera e degli Affari esteri e Difesa del Senato, dopo aver illustrato le linee programmatiche del suo dicastero.

Serve “una profonda evoluzione in chiave interforze dello strumento militare sul piano ordinativo, logistico, tecnologico e normativo. Sono molte le iniziative da avviare per una simile condizione, a partire da una revisione delle strutture di vertice, che elimini le duplicazioni non dettate da esigenze di ridondanze operative e che consenta il miglioramento della qualità e del contenimento dei tempi nei processi di lavoro. Occorre poi unificare i settori e i servizi comuni alle diverse forze armate”, ha detto Crosetto.

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Bisogna definire un nuovo modello di finanziamento nel settore di investimento della Difesa, basato su una legge triennale sull’investimento, che accorpi in un’unica manovra i volumi finanziari relativi a tre provvedimenti successivi con una profondità di 17 anni. Tale intervento consentirebbe di supportare efficacemente la posizione nazionale sui tavoli internazionali dei vari programmi cooperativi con possibili ricadute sulle scelte di investimento e occupazionali dell’industria”, ha proseguito Crosetto.

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