Laura Boldrini apre all’idea di svolgere (anche) online le primarie per la nuova segreteria del Pd. “Il congresso del Pd non deve essere un atto stanco e rituale ma un evento capace di suscitare interesse e la più ampia partecipazione possibile. Un congresso costituente deve avere anche l’ambizione di essere innovativo. Certamente nei gazebo ma anche online si deve poter votare alle primarie”.
“È accaduto già per scegliere i candidati sindaci a Roma, Bologna e Torino. Si firma online per promuovere i referendum abrogativi. Molte riunioni politiche, in cui si prendono decisioni, si svolgono sulle piattaforme. Con i dovuti accorgimenti di sicurezza e tutela della privacy, si può fare anche per scegliere il segretario o la segretaria del Pd”.
“Perché mai si dovrebbe rifiutare l’adesione digitale? Nessuna paura, guardiamo al futuro e facciamo del Pd un partito che facilita il coinvolgimento delle giovani generazioni».