Emanuele Filiberto sta con La Russa: "La festa per il Regno d'Italia? Ne sarei felice"
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Emanuele Filiberto sta con La Russa: "La festa per il Regno d'Italia? Ne sarei felice"

Emanuele Filiberto: «E' una proposta molto bella, importante e soprattutto molto giusta, e di nuovo fa dire che la storia non si dimentica e che i padri fondatori di questa nostra Unità d'Italia vanno anche, per quella data, festeggiati o rispettati».

Emanuele Filiberto sta con La Russa: "La festa per il Regno d'Italia? Ne sarei felice"
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14 Ottobre 2022 - 15.30


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La proposta di Ignazio La Russa di indire la festività per la fondazione del Regno d’Italia, ha trovato uno sponsor d’eccezione. Come se tutto quello che sta accadendo in questo momento nel Parlamento italiano, con le figure di “alto profilo” a ricoprire le più importanti cariche della nostra Repubblica. Emanuele Filiberto di Savoia approva con gioia l’idea del neo presidente del Senato.

«E’ una proposta molto bella, molto importante e soprattutto molto giusta, e di nuovo fa dire che la storia non si dimentica e che i padri fondatori di questa nostra Unità d’Italia vanno anche, per quella data, festeggiati o rispettati» ha risposto all’AdnKronos.

«Accolgo la proposta in modo molto positivo», aggiunge il principe, «c’è la data dell’Unità d’Italia, quando l’Italia diventa Italia, e poi c’è il 2 giugno, la data in cui l’Italia è diventata repubblicana, ma l’una non va contro l’altra, perché in questa data non si parla di un revival della monarchia, si parla e si vogliono rispettare le persone, e non solo i quattro che conosciamo ma tutti gli italiani, che hanno fatto sì, battendosi, che l’Italia diventasse una sola nazione, una sola patria». 

«In Italia e nella politica italiana non siamo certi di niente, ma già che qualcuno ne parli, sono felice. Se poi avvenisse, sarei ancora più felice. Ma se il neo presidente del Senato ne ha parlato in un discorso ufficiale di nomina, allora spero possa essere qualcosa che si concretizzerà. Credo sinceramente che sarebbe una bellissima cosa. E poi voglio dire, al Senato, dietro lo scranno del presidente, c’è la famosa targa di Vittorio Emanuele II. La storia non si cancella, e questa data è molto importante per l’Italia»

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