Crisi di governo, Brunetta: "Draghi deve pensare al bene del paese, c'è molto da fare"
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Crisi di governo, Brunetta: "Draghi deve pensare al bene del paese, c'è molto da fare"

Renato Brunetta ha parlato al Corriere della Sera: “Sono convinto che nessuno debba tirare Draghi per la giacca. Lui sa già cosa deve fare: pensare unicamente al bene del Paese, fare le riforme, attuare il Pnrr".

Crisi di governo, Brunetta: "Draghi deve pensare al bene del paese, c'è molto da fare"
TRENTO, ITALY - JUNE 04: Italian Government Minister for Public Administration Renato Brunetta attends the Trento Economy Festival at Social Theater on June 04, 2022 in Trento, Italy. (Photo by Roberto Serra - Iguana Press/Getty Images)
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19 Luglio 2022 - 12.02


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Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato della crisi di governo in atto nella maggioranza. “Sono convinto che nessuno debba tirare Draghi per la giacca. Lui sa già cosa deve fare, perché è quello che ha già fatto per 17 mesi: pensare unicamente al bene del Paese, fare le riforme, attuare il Pnrr e difendere le radici, ossia i valori che ha tutelato instancabilmente finora, permettendo all’Italia di recuperare credibilità e reputazione”. 

“Due punti su tutti: l’europeismo “evolutivo”, nel senso inaugurato dal Next Generation Eu, e poi interpretato da lui stesso e da Macron nei discorsi di maggio, e l’atlantismo scevro da ogni ambiguità, tradotto nella vicinanza al popolo ucraino per cercare la pace senza cedere a chi, come Putin, vuole ridisegnare i confini dell’Europa con la forza”

“Nel massimo rispetto, bisogna riconoscere che nessuno dei temi agitati come vessilli nel dibattito politico giustifica una crisi. Per di più a pochi mesi dalla conclusione naturale della legislatura, con una legge di bilancio da predisporre e alcune grandi riforme da ultimare. C’è molto ancora da fare, che un governo dimissionario non potrebbe affrontare, nella palude di un Parlamento sciolto e impotente. Senza centrare i 55 obiettivi del secondo semestre 2022 l’Italia rischia di perdere circa 22 miliardi di euro, e altri in futuro”. 

Dai partiti Brunetta si aspetta “che non pretendano da Draghi più di ciò che Draghi ha dato, ma abbiano la forza di condividere con Draghi una nuova prospettiva. I partiti che si riconoscono nell’agenda Draghi-Mattarella devono rinnovare una chiara e ferma responsabilità verso il Paese, riconfermandosi reciprocamente, e poi manifestando al Quirinale e allo stesso premier le ragioni di una fiducia non più solo emergenziale, ma squisitamente politica, per dare continuità e stabilità all’azione di governo. Il capo dello Stato si troverebbe di fronte a una nuova manifestazione di significativa volontà politica”.

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