Micciché ha portato il gatto dal veterinario con l'auto blu: "Stava male, lo rifarei"
Top

Micciché ha portato il gatto dal veterinario con l'auto blu: "Stava male, lo rifarei"

Gianfranco Micciché, esponente di Forza Italia ed ex presidente dell'Assemblea regionale siciliana, è accusato di peculato, truffa e false attestazioni legate all'uso dell'auto assegnatagli per il suo incarico

Micciché ha portato il gatto dal veterinario con l'auto blu: "Stava male, lo rifarei"
Gianfranco Micciché
Preroll

globalist Modifica articolo

24 Maggio 2024 - 20.43


ATF

“Il gatto, che ha 13 anni, stava molto male. Sì, è vero: è stato portato dal veterinario in auto blu,”- Lo ha affermato Gianfranco Micciché, esponente di Forza Italia ed ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana, in merito alle accuse di peculato, truffa e false attestazioni legate all’uso dell’auto assegnatagli per il suo incarico.

Ha spiegato inoltre: “Mia figlia mi ha detto di portarlo subito a fare un controllo, e sinceramente rifarei la stessa cosa. Se ho ecceduto nell’uso della vettura, mi assumo le mie responsabilità, ma ho agito con buone intenzioni. Non ho mai avuto consapevolezza di commettere abusi.”

A Micciché, che è indagato dai pm di Palermo, è stata notificata la misura cautelare del divieto di dimora a Cefalù. Secondo i magistrati avrebbe usato per fini personali (ad esempio per procurarsi cocaina e per accompagnare il gatto dal veterinario a Palermo, sostiene l’accusa) per 33 volte tra marzo e novembre 2023 l’auto che gli era stata assegnata per svolgere le funzioni istituzionali.

Leggi anche:  Tajani presenta la legge sulla cittadinanza e con la Lega cresce la tensione

A Micciché i magistrati contestano anche di aver confermato le false missioni di servizio dichiarate da Maurizio Messina, dipendente Ars che gli faceva da autista. Una truffa che avrebbe portato nelle tasche di Messina indennità non dovute per 10.736 euro. “Mai fatto ciò di cui mi si accusa, sono pronto a chiarire. Ho la sensazione che prosegua il massacro su di me”, ha sottolineato Micciché.

L’ex presidente dell’Ars ha quindi comunicato di aver “scritto all’amministrazione di Palazzo dei Normanni per comunicare che rinuncio all’auto blu. Non lo faccio perché c’è una indagine in corso nei miei confronti, ma perché mi rendo conto che non mi serve”.

Native

Articoli correlati