Governo, Di Maio: "M5s progettava crisi da mesi, ora rischiamo il voto anticipato"
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Governo, Di Maio: "M5s progettava crisi da mesi, ora rischiamo il voto anticipato"

Luigi Di Maio: “È chiaro a tutti che se oggi non votano la fiducia aprono la stagione del Papeete bis. Un marchio che non si toglieranno più. E da loro non accettiamo lezioni di coerenza".

Governo, Di Maio: "M5s progettava crisi da mesi, ora rischiamo il voto anticipato"
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14 Luglio 2022 - 11.37


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Luigi Di Maio, nel corso della congiunta di Insieme per il futuro, ha attaccato duramente gli ex compagni di viaggio del Movimento 5 Stelle, protagonisti di una possibile crisi di governo.

“Gli sta sfuggendo la situazione di mano, qui si rischia seriamente il voto anticipato. Stanno giocando, ma oggi se perdiamo Mario Draghi rischiamo il disastro economico. Gli effetti della crisi sono devastanti: saltano i fondi del Pnrr, si va in esercizio provvisorio, non si riescono a fare provvedimenti contro il caro bollette e il caro energia, non si riuscirà a introdurre il salario minimo, non si riuscirà a fare il taglio del cuneo fiscale, salta la battaglia per il tetto massimo al prezzo del gas in Ue, si indebolisce l’Italia ai tavoli internazionali”.

“I dirigenti M5S stavano pianificando da mesi l’apertura di una crisi per mettere fine al governo Draghi. Sperano in 9 mesi di campagna elettorale per risalire nei sondaggi, ma così condannano solo il Paese al baratro economico e sociale. Non potevamo essere complici di questo piano cinico e opportunista, che trascina il paese al voto anticipato e al collasso economico e sociale”.

“È chiaro a tutti che se oggi non votano la fiducia aprono la stagione del Papeete bis. Un marchio che non si toglieranno più. E da loro non accettiamo lezioni di coerenza”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nell’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari di Italia per il Futuro, accusando “chi subì il Papeete 1 di fare adesso il Papeete 2”.

“Non votare la fiducia al governo è un fatto grave, va chiesta una verifica di maggioranza. Una crisi di governo è un chiaro atto di irresponsabilità. Faccio un appello a tanti colleghi: in molti non si riconoscono più in quello che, di fatto, non è più il Movimento 5 Stelle. Oggi è una forza politica che alcuni dirigenti hanno distrutto per egoismi ed opportunismi, trasformandola in un “partito padronale”. Aprire la crisi solo per risalire nei sondaggi è qualcosa di folle, oltre che di irresponsabile. Di populista e sovranista. Del resto conosciamo già i precedenti”.

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