Il rituale del giuramento per il Mattarella bis: ecco quando sarà e come funziona
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Il rituale del giuramento per il Mattarella bis: ecco quando sarà e come funziona

La campana di Montecitorio che suona per tutto il tragitto dell'eletto dalla sua residenza romana fino alla Camera dei deputati e nel momento in cui egli pronuncia il giuramento. Infine il cannone del Gianicolo spara 21 salve.

Il rituale del giuramento per il Mattarella bis: ecco quando sarà e come funziona
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30 Gennaio 2022 - 10.06


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Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica ed ora il suo giuramento è stato fissato per il 3 febbraio e il “big day” del presidente della Repubblica seguirà una liturgia scandita da riti e passaggi antichi.

A dare l’inizio alla giornata è la campana di Montecitorio che suona per tutto il tragitto dell’eletto dalla sua residenza romana fino alla Camera dei deputati e, poi, nel momento in cui egli pronuncia il giuramento. In questo stesso momento il cannone del Gianicolo spara 21 salve, l’onore riservato ai capi di Stato.

L’arrivo a Montecitorio e il messaggio alla Nazione
Al suo arrivo a Montecitorio, il presidente eletto riceve gli onori militari da un reparto di carabinieri in alta uniforme. Da lì si dirige in Aula, ornata con 21 bandiere e drappi rossi. Qui il capo dello Stato rivolge il suo messaggio alla Nazione. Quando esce, da Presidente nella pienezza dei poteri, a rendere gli onori sono i Corazzieri, Guardie del presidente della Repubblica.

Da Montecitorio al Quirinale sulla Lancia Flaminia
Il nuovo Capo dello Stato ascolta l’Inno di Mameli in Piazza Montecitorio, passa in rassegna il reparto d’onore schierato con bandiera e banda. Poi sale sulla Lancia Flaminia 355 decappottabile con il presidente del Consiglio ed il segretario generale del Quirinale per andare a rendere onore all’Altare della Patria e, da lì, per raggiungere il Colle, scortato dai Corazzieri a cavallo e dai motociclisti.

L’arrivo al Quirinale
Giunto al Quirinale riceve gli onori militari. Poi sale allo studio alla vetrata dove, di norma avrebbe un colloquio con il presidente uscente che gli dovrebbe consegnare il collare di Gran Croce decorato di gran Cordone, la massima onorificenza della Repubblica. A quel punto, il presidente si trasferisce nel salone dei Corazzieri per un intervento alla presenza dei vertici delle istituzioni e dei leader politici.

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