Scalfarotto replica al Palermo Pride: "Il fatto di essere gay non mi impedisce di pensarla diversamente da loro"
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Scalfarotto replica al Palermo Pride: "Il fatto di essere gay non mi impedisce di pensarla diversamente da loro"

Il sottosegretario all'Interno in una lettera inviata al coordinamento che ha deciso di indire per una manifestazione di protesta contro di lui a Palermo per la presentazione di un libro a Palazzo delle Aquile

Ivan Scalfarotto, Italia Viva
Ivan Scalfarotto, Italia Viva
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3 Novembre 2021 - 17.18


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Lui è finito al centro delle accuse come ‘traditore’ di Italia Viva che ha provocato l’affossamento del ddl Zan ma non ci sta e replica.

“Vorrei chiarire ora e per sempre che il fatto che io sia gay, insomma, non mi impedisce di pensarla diversamente dal Palermo Pride o da altre associazioni Lgbt e di rivendicare con piena convinzione la fondatezza delle mie opinioni”.

Così il sottosegretario all’Interno, Ivan Scalfarotto, in una lettera inviata al coordinamento del Palermo Pride che ha deciso di indire per domani pomeriggio una manifestazione di protesta contro Scalfarotto, a Palermo per la presentazione di un libro a Palazzo delle Aquile.

“L’idea che la battaglia delle persone Lgbt in Italia debba risolversi in grandi battaglie di principio che sfociano sistematicamente nel nulla mi pare del tutto fallimentare. Se non si fanno le leggi, la testimonianza potrà forse servire alla carriera di qualcuno ma non produrrà nessun cambiamento reale nella vita della moltitudine dei nostri concittadini omosessuali, bisessuali e trans”, afferma Scalfarotto.

“Credo che la gestione del cosiddetto disegno di legge Zan sia stata frutto di un`imperdonabile incompetenza o di un incredibile cinismo. In una situazione come quella del Senato, completamente diversa quanto ai numeri rispetto a quella della Camera, essere rifuggiti da ogni compromesso ci lascia oggi senza alcuna tutela giuridica contro l’omotransfobia”, sottolinea.

“Un’ultima cosa: piaccia o no al Palermo Pride, io sono parte di questa comunità, senza bisogno di autorizzazioni o di patenti da parte di chicchessia. Parlano per me la mia vita, il mio lavoro, la trasparenza e l’orgoglio con il quale ho sempre vissuto. Parla per me, e per la mia parte politica, l’unica legge mai approvata in Italia a favore delle persone Lgbt”, aggiunge Scalfarotto.

 

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