Il centrosinistra chiede alla regione Veneto una marcia indietro sulla cittadinanza a Bolsonaro
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Il centrosinistra chiede alla regione Veneto una marcia indietro sulla cittadinanza a Bolsonaro

Il portavoce dell'opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni: "Il presidente si è distinto in negativo per aver dato l'input decisivo alla deforestazione dell'Amazzonia''.

Cittadinanza onoraria veneta a Jair Bolsonaro
Cittadinanza onoraria veneta a Jair Bolsonaro
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29 Ottobre 2021 - 08.10


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Tra molte polemiche, qualche giorno fa, il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, è diventato cittadino onorario di Anguillara (Padova).
Il sindaco Alessandra Buoso aveva promosso la causa e il consiglio comunale aveva approvato la delibera di conferimento del riconoscimento, grazie al voto favorevole di 9 consiglieri di maggioranza e nonostante l’uscita dall’aula di uno dei 4 consiglieri d’opposizione presenti e del voto contrario degli altri 3.
”Sono 60mila i cittadini di origine veneta che attualmente risiedono in Brasile. In questi giorni in molti mi hanno contattato via facebook per appoggiare il mio intervento, che è anche quello di tutti i gruppi di opposizione del Consiglio regionale, del Veneto nel quale ho espresso ampie riserve sulla cittadinanza onoraria conferita al presidente del Brasile, Jair Bolsonaro”.
Il portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, continua a raccogliere l’appello di tanti veneti residenti in Brasile, che peraltro ricalca quanto scritto sabato scorso in una lettera aperta dal Coordinamento dei missionari italiani: tra questi, i sacerdoti Fidei donum della diocesi di Padova. ”Riteniamo quanto meno inopportuna questa onorificenza, solitamente attribuita a personalità di altissimo valore, voluta dal sindaco di Anguillara Alessandra Buoso – ribadisce Lorenzoni – incredibilmente la prima cittadina è andata dritta per la sua strada, nonostante le numerose e qualificate richieste di marcia indietro che stanno giungendo da ogni parte del mondo”.
Ha continuato: “Quali particolari meriti può avere un presidente che proprio in queste ore viene accusato di crimini intenzionali per come ha gestito la pandemia nel suo Paese? Un tempismo perfetto da parte dell’amministrazione locale, che pare non aver compreso quanto la figura di Bolsonaro sia discussa a livello internazionale”. Lorenzoni sollecita la Regione affinché affronti il tema di una possibile, e auspicabile, revoca del provvedimento, nella fattispecie interpellando a sua volta il Municipio padovano. ”Lo dobbiamo ai veneti emigrati in Brasile e ai brasiliani stessi. Oltre ad una gestione della pandemia a dir poco imbarazzante, per usare un eufemismo, il presidente si è distinto in negativo per aver dato l’input decisivo alla deforestazione dell’Amazzonia”. ”Di fatto esistono tutte le condizioni – conclude – perché la cittadinanza onoraria a Bolsonaro venga ritirata”.

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