Il governo si ricorda dei giovani: "Per la scuola 6 riforme entro il 2022"
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Il governo si ricorda dei giovani: "Per la scuola 6 riforme entro il 2022"

Il premier dopo la cabina di regia a Palazzo Chigi: "Istruzione e ricerca temi determinanti, disegniamo Italia di domani"

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7 Ottobre 2021 - 14.07


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Oggi si è tenuta a palazzo Chigi la cabina di regia con il premier Draghi su scuola e università all’interno del Pnrr. Hanno partecipato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, e i ministri interessati ovvero quell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e dell’Università, Maria Cristina Messa. Presente anche il ministro degli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, il ministro per il Sud, Mara Carfagna, e il ministro della Famiglia, Elena Bonetti.
“Sei riforme per la scuola da portare a termine con il Pnrr entro il 2022, 17 miliardi di investimenti cui 3 per affrontare l’emergenza asili nido.
Nella cabina di regia di oggi, il ministro dell’istruzione ha illustrato le linee di intervento di competenza del proprio ministero. “Tali linee mostrano il pieno rispetto degli obiettivi concordati in sede europea”, puntualizza in una nota Palazzo Chigi.

 

“Oggi iniziamo questo percorso dall’istruzione, formazione e ricerca”, ha detto Draghi spiegando: “A oggi c’è un calendario di massima per le prime sei cabine di regia”. Sulla scelta di iniziare dall’istruzione, il premier osserva: “Un po’ perché il piano dovrebbe disegnare l’Italia di domani, di quelli che oggi sono giovani e poi questo straordinario evento del Nobel al professor Parisi fa pensare nostre potenzialità nel campo della ricerca e della scienza. Formazione e ricerca sono fondamentali per la crescita del nostro Paese”.

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“Il rispetto degli impegni è determinante per l’assegnazione dei fondi europei”, ha ricordato il premier. “Ogni cabina di regia consente di fare il punto sull’attuazione dei singoli progetti di investimento e di individuare gli ostacoli che possono presentarsi – ha sottolineato – n modo da poter intervenire subito e rispettare il calendario degli impegni”.

“La presidenza ha già chiesto a tutti i ministeri ulteriori provvedimenti necessari per semplificare gli iter dei singoli progetti: molti sono già arrivati e presto ci sarà un altro provvedimento con altre semplificazioni”, ha detto poi ribadendo: “Ho già detto che il governo non segue il calendario elettorale. E’ il momento di chiudere e i tempi iniziano a essere corti. C’è un numero rilevante di provvedimenti da approvare entro l’anno, abbiamo sempre mantenuto gli impegni e non vogliamo smettere ora”.

Il neo premio Nobel per la Fisica “Parisi ha ragione: i finanziamenti alla ricerca sono inferiori di gran lunga rispetto ad altri paesi attorno a noi. C’è la determinazione a colmare questo divario aumentando i fondi per la ricerca di base e anche quella applicata”, ha detto ancora Draghi.

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