Salvini si traveste da 'buon cristiano' per un primo incontro ufficiale in Vaticano
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Salvini si traveste da 'buon cristiano' per un primo incontro ufficiale in Vaticano

Dall'alto della sua predicazione quotidiana contro gli stranieri e i più deboli il capo della Lega incontrerà Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati della Santa Sede

Matteo Salvini
Matteo Salvini
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9 Settembre 2021 - 17.05


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Di lui ricordiamo bene il suo osntare crocifissi, madonne e rosari mentre la su politica era ed è improntata a tutto fuorché di principi cristiani della fratrellanza, della carità e dell’accoglienza come il ‘mantra’ con il quale ha cercato consensi elettorali del ‘prima gli italiani’ era un problema di egoismo.
Che sia cambiato non pare proprio, visto che da i social continua il martellamento xenofobo. Ma adesso Salvini va in Vaticano. Quella di domani è una tappa importante, che potrebbe segnare una svolta nei rapporti tra il leader della Lega e la Chiesa. Matteo Salvini, infatti, nonostante rumors di incontri annunciati e (auspicati) con le gerarchie ecclesiastiche, domani varcherà per la prima volta, almeno ufficialmente, le soglie dello Stato pontificio, dove è atteso dal ‘ministro degli Esteri
Vaticano, Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati della Santa Sede.
Top secret i temi dell’incontro di cui è venuta a conoscenza. il riserbo resta assoluto. Ma è facile immaginare che sarà l’occasione per l’avvio di un confronto più serrato con il Vaticano anche su temi divisivi, come l’ìmmigrazione. E non solo.
Soprattutto ora che Salvini veste i panni del ‘moderato’ ed è a capo del primo partito del centrodestra che stato dando il suo sostegno al governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi. La prima ‘visita ufficiale’, raccontano, rientrerebbe in una strategia politica precisa, con l’obiettivo di riannodare i fili del dialogo Oltretevere, evitando tensioni su questioni da sempre sensibili. A cominciare dalla gestione dei migranti, appunto. Che ha maggiormente segnato le distanze, negli ultimi tempi, tra Lega e istanze cristiane: più volte Papa Francesco ha richiamato all’accoglienza, facendo storcere il naso ai vertici del Carroccio.
Anche sui diritti civili si sono registrate tensioni: Papa Bergoglio, nell’ottobre dello scorso anno, tra lo scalpore generale, disse, aprendo alle unioni civili tra omosessuali, che anche loro “sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia”. Posizioni che Salvini non ha mai visto di buon occhio, considerate più vicine al cattolicesimo democratico di altre forze politiche.
Nel novembre del 2019 Salvini però incassa la ‘benedizione’ del cardinal Ruini, che dal Corsera dice: “Salvini ha notevoli prospettive davanti a sé, però deve maturare. Il rosario? Un modo per affermare il ruolo della fede”, dice l’ex capo della Cei, difendendo il leader leghista, dopo i tanti attacchi per il rosario mostrato nelle piazze da Salvini, con una ostentazione mal digerita da altri esponenti della gerarchia cattolica.
L’arcivescovo Gallagher, che domani vedrà Salvini, è l’uomo che lo scorso giugno si è fatto carico della nota ‘verbale’ Vaticana allo Stato italiano, con cui ha reso noto il disappunto vaticano sulla legge Zan, chiedendo una ‘riflessione’ sul ddl sull’omofobia ai tempi in discussione in parlamento, paventando addirittura rischi di violazione di quanto previsto dal concordato Stato-Chiesa. Un intervento che il leader della Lega fu il primo ad applaudire, difendendo a sua volta a spada tratta il passo del Vaticano da chi accusava i cattolici di ingerenza nelle vicende italiane.
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