La Santa Sede: anche prima dell'Isis i cristiani erano cittadini di serie B
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La Santa Sede: anche prima dell'Isis i cristiani erano cittadini di serie B

Monsignor Paul Gallagher parla delle discriminazioni di Medio Oriente: la libertà religiosa è parte dei diritti della persona

Chiesa cristiana in Medio Oriente distrutta dall'Isis
Chiesa cristiana in Medio Oriente distrutta dall'Isis
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13 Luglio 2017 - 10.57


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“Anche prima delle barbarie del cosiddetto Stato islamico i cristiani e le altre minoranze si sentivano cittadini di seconda classe”. E’ la denuncia del segretario della Santa Sede per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Gallagher, intervenuto questa mattina alla conferenza sulla tutela delle comunità religiose in corso alla Farnesina. “Bisogna essere chiari – ha avvertito – la narrativa ideologica discriminatoria non sarà abbattuta con la semplice sconfitta dello Stato islamico in Medio Oriente. Ricostruire gli edifici in Iraq sarà la parte più facile – ha sottolineato – ma ricostruire la società irachena sarà molto più difficile Creare condizioni sociali, economiche e politiche per dare loro la fiducia di tornare e mettere le basi per una coesistenza pacifica”.
“La cristianità – ha proseguito il presule – è essenziale per l’identità del Medio Oriente. Una diversità che lo ha caratterizzato da sempre, costituendone la caratteristica principale e garantendo una pacifica convivenza tra persone di credo e etnie diverse”. Difendere la libertà religiosa nelle relazioni internazionali, ha avvertito monsignor Gallagher, non rappresenta per la Santa Sede una nuova strategia. La libertà religiosa, ha  concluso, è parte dei diritti fondamentali della persona che non possono essere frammentati.

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