Paragone cavalca la protesta contro il green pass: "Io non mi vaccino, non sono un no-vax ma un free vax"
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Paragone cavalca la protesta contro il green pass: "Io non mi vaccino, non sono un no-vax ma un free vax"

Il senatore ex M5s che ora ha fondato Italexit: "Il governo di fatto ancora una volta consente alle multinazionali di avere il massimo profitto e zero responsabilità"

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24 Luglio 2021 - 16.52


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Nemico della Ue, dell’euro e dei vaccini. Le tre cose, per quanto possa sembrare strano si tengono insieme.
Anche se Paragone ha sempre cercato di usare parole di sinistra per mimetizzare il cuore che batte all’unisono con quello di tanti sovranisti e tradizionalisti.
“Sono assolutamente contrario al nuovo decreto Draghi. E ritengo che le parole del presidente del Consiglio sui vaccini siano un atto di vigliaccheria. Se come dice Draghi l’appello a non vaccinarsi coincide a far morire, allora per quale motivo non si ricorre all’obbligatorietà? In quanto capo del governo dovrebbe avere la responsabilità di rendere obbligatorio il vaccino e di non chiedere una malleva da parte di chi si vaccina, altrimenti significa che non è vero quello che stanno dicendo e io ritengo che sia così”. 
Così il senatore Gianluigi Paragone, fondatore di Italexit, fermamente contrario al Green pass.
“Ieri ero in piazza Duomo a Milano, dove si è creato un raduno spontaneo, per manifestare contro l’obbligo del Green pass. Oggi sarò molto probabilmente a Varese”, sottolinea il senatore ex M5s tra i sostenitori della mobilitazione contro l’uso del certificato vaccinale (oggi la protesta in contemporanea in molte città italiane). 
“Domani poi quella nostra sarà a Milano, appuntamento alle 11 in piazza San Babila. Parteciperanno in molti, anche vaccinati che considerano comunque il Green pass un atto illiberale, di arroganza da parte del Governo. Le manifestazioni saranno tante, poco alla volta la marea salirà, è un vento nuovo”.
“Non sono un no vax (colui che respinge l’obbligatorietà vaccinale), sono un free vax – specifica Paragone – Quando ero piccolo ho fatto tutte le vaccinazioni obbligatorie e se i miei figli volessero vaccinarsi non mi opporrò ma io no, non mi vaccino. 
A questo punto diventa un fatto politico. L’atto del Governo costringe di fatto a giocare con le parole: vogliono arrivare alla vaccinazione utilizzando il Green pass, una vigliaccata in piena regola. Se vogliono raggiungere l’obbligo vaccinale senza assumersene le responsabilità, diventa un atto di arroganza, di prepotenza”.
l fondatore di Italex lancerà quindi il ‘No green pass tour’: “toccherà almeno ogni regione, stiamo già raccogliendo le firme, ieri abbiamo raccolto quasi mille firme contro il green pass e questa mattina altre 700. 
Un atto che si inserisce nella nostra iniziativa politica: il governo di fatto ancora una volta consente alle multinazionali di avere il massimo profitto e zero responsabilità, perché nessuno potrà fare causa in caso di danni da vaccino alla multinazionali del farmaco, perché sono tutte mallevate”.

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