Da Calenda ancora un attacco a Letta: "La tua politica è tutta bandierine e sottomissione a M5s"
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Da Calenda ancora un attacco a Letta: "La tua politica è tutta bandierine e sottomissione a M5s"

Il leader di Azione critica il segretario democratico per la proposta che limita i cambi di casacca durante una legislatura: "Fai una cosa, invece di cercare di dire a tutti costi una cosa di sinistra..."

Carlo Calenda, leader di Azione
Carlo Calenda, leader di Azione
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29 Giugno 2021 - 16.55


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A dire il vero il leaqder di Azione attacca spesso il Pd e quasi mai la destra, soprattutto se si tratta di Berlusconi.

Quale sarà il motivo?

E anche oggi l’europarlamentare e candidato a sindaco di Roma va avanti.

Infatti la proposta del Pd contro i cambi di casacca in Parlamento non piace a Carlo Calenda. Il leader di Azione ‘bacchetta’ infatti il leader dem Enrico Letta su Twitter dopo il nuovo ‘cinguettio’ del segretario sull’argomento.

“Era nel programma con cui son stato eletto Segretario Pd 100 giorni fa. Ora presentiamo il nostro progetto di riforma che, nel rispetto dell’art.67 della Costituzione, punta a fermare la deriva trasformista di un Parlamento che in questa Legislatura ha visto già 200 (!) cambi di casacca”, ha scritto Letta stamane su Twitter.

Pronta la replica di Calenda: “Enrico, io ti voglio bene. Ma non sei più a Parigi a insegnare. La politica del più grande partito progressista italiano non può essere tutta incentrata su bandiere simboliche senza alcuna possibilità di realizzazione e sottomissione ai 5S. Dal voto ai sedicenni a questa roba qui”, commenta il leader di Azione.

Leggi anche:  Bari, Bersani (Pd): "Che finisca bene quello che è iniziato male, si rischia di incrinare gli elettorati"

Continua Calenda su twitter rivolgendosi sempre al segretario Pd: “I tempi per mammografie sono raddoppiati, i controlli per visite oncologiche pure. Il livello di istruzione della media degli italiani è tra i peggiori in UE. E via così… Fai una cosa, invece di cercare di dire a tutti costi una cosa di sinistra, dì una cosa comprensibile. Altrimenti davvero sarà difficile collaborare e rimarrai solo con Grillo, Casaleggio e Conte (forse)”.

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