L'appello di Giani al governo: "Non tocca a me contrattare, lo Stato si procuri i vaccini"
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L'appello di Giani al governo: "Non tocca a me contrattare, lo Stato si procuri i vaccini"

Il governatore della Toscana: "Stiamo mettendo in campo la macchina organizzativa più forte per somministrare con più rapidità i vaccini, ma intanto Draghi sblocchi le scorte"

Eugenio Giani
Eugenio Giani
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27 Febbraio 2021 - 16.22


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Il presidente della regione Toscana Eugenio Giani ha fatto il punto sulla situazione delle somministrazioni anti-Covid.

“Penso sia molto importante, contro il coronavirus, alzare l’argine coi vaccini, per questo io continuo a dire al governo: vaccini, vaccini, vaccini”, e “siccome non voglio essere il presidente di Regione che si mette a contrattare su mercati incerti, con intermediari che non sappiamo bene poi cosa ci portano, noi dobbiamo concentrarci affinché lo Stato faccia questo lavoro”.

Oggi Giani si trovava a Pistoia dove ha visitato la Cross, la centrale remota della protezione civile nazionale da cui vengono coordinati i trasferimenti urgenti dei pazienti tra gli ospedali della Penisola.

“Intanto – ha aggiunto il governatore – mi sembra di cogliere delle risposte molto positive dal presidente Draghi, che ha detto di voler far liberare quello che avevamo come riserve: sono due milioni di vaccini in più che avremo su tutto il territorio nazionale e, se facciamo il calcolo, per la Toscana sono poco meno di 100mila. Per noi questo è tutto ossigeno”.

“La Regione Toscana sta somministrando con tempestività più del 90 per cento delle dosi, e siamo la regione che sta mettendo in campo la macchina organizzativa più forte per somministrare con più rapidità i vaccini”, ha concluso.

 

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